(ANSA) – ALTOFONTE, 01 GIU – “Umanamente non si potrà mai
perdonare. Per me il dolore della morte di mio fratello non si
rimarginerà mai, per mia madre la sofferenza è ancora più
grande. Ma abbiamo fiducia nella magistratura che ci è stata
sempre vicina. Se non crediamo nella magistratura non crediamo
più nello Stato. Brusca ha ucciso mio fratello ma espiato la
pena nel rispetto della legge”. Lo dice all’ANSA Nicola Di
Matteo, fratello del piccolo Giuseppe, il bimbo rapito il 23
novembre 1993, all’età di 12 anni, in un maneggio di Piana degli
Albanesi, da un gruppo di mafiosi che agivano su ordine di
Giovanni Brusca, tornato ieri in libertà. (ANSA).
Fonte Ansa.it