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Frode compensazioni fiscali in cantieristica, sequestri 6 mln

(ANSA) – ANCONA, 26 MAG – Un collaudato e consolidato
sistema di frode avrebbe permesso a un gruppo di imprese, la
maggior parte delle quali attive nel settore della cantieristica
navale e operative nei sedimi portuali di Ancona, Monfalcone
(Gorizia), Marghera (Venezia), Savona e Castellammare di Stabia
(Napoli), di non versare i dovuti contributi previdenziali e
assistenziali, quantificati in oltre 6 milioni di euro,
attraverso fraudolente compensazioni con crediti Iva inesistenti
creati ad arte da altre società conniventi o ‘cartiera’. Lo
hanno scoperto i finanzieri del Nucleo di Polizia
economico-finanziaria di Ancona – Gruppo tutela entrate,
coordinati dalla locale Procura con l’operzione ‘No credit’:
nelle scorse settimane eseguito un sequestro preventivo emesso
dal gip su beni e disponibilità finanziarie per oltre 6 milioni
di euro a nove società (4 con sede legale in provincia di Ancona
e 5 in Campania) e sette persone indagate per reati fiscali
commessi dal 2016.
    Le indagini, durate quasi due anni, hanno riguardato nel
complesso 27 persone fisiche, denunciate per “indebite
compensazioni” (art. 10 quater del D.Lgs 74/2000), e 21 società,
ubicate nelle province di Ancona, Napoli, Roma, Milano, Salerno,
Caserta e Chieti. Tra gli indagati, la finanza segnala sette
professionisti (5 ragionieri, un commercialista e un consulente
del lavoro), residenti nelle provincie di Brindisi, Milano,
Roma, Catania, Latina, BAT e Chieti, incaricati di apporre il
visto di conformità sulle dichiarazioni fiscali con sarebbe
avvenuta l’indebita compensazione di imposte. La certificazione,
per l’accusa, permetteva alle imprese di omettere il pagamento
dei contributi previdenziali e imposte e di acquisire maggiore
competitività sul mercato con fraudolento abbattimento di costi.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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