(ANSA) – TERAMO, 17 NOV – Sette persone, tra le quali un
dirigente medico, sono indagate per una truffa ai danni della
Asl di Teramo per 347mila euro scoperta dalla Guardia di Finanza
locale e relativa all’acquisto di presidi sanitari utilizzati
dall’ospedale ‘Mazzini’ per gli interventi eseguiti tra gennaio
2017 e giugno 2018. Oltre al medico, all’epoca dei fatti
direttore di un’unità operativa semplice dipartimentale
dell’ospedale di Teramo, sono coinvolti un capo tecnico e i
rappresentanti legali e amministratori di società concessionarie
o distributrici di presidi sanitari; quattro le imprese
coinvolte.
Le accuse a carico dei sette indagati vanno dalla truffa
aggravata alla falsità materiale e al falso in atto pubblico e
al termine delle indagini l’autorità giudiziaria ha emesso un
apposito decreto di sequestro preventivo anche nella forma per
equivalente, a carico degli indagati, di beni per un importo
complessivo di 264.620,73.
La truffa aggravata, secondo quanto reso noto dalla Finanza,
sarebbe stata messa a segno attraverso la falsificazione dei
documenti attestanti l’utilizzazione dei dispositivi medici nel
corso degli interventi eseguiti presso gli ospedali della
provincia e il loro successivo reintegro. In tal modo –
certificandone cartolarmente l’utilizzo prima e poi la necessità
della provvista dopo – i soggetti coinvolti avrebbero garantito
il costante approvvigionamento di dispositivi mai utilizzati,
inducendo in errore il personale della farmacia ospedaliera
deputato agli acquisti degli stessi per soddisfare il fabbisogno
ospedaliero.
Le indagini hanno inoltre consentito alla Asl di Teramo di
bloccare i pagamenti delle ulteriori attrezzature mediche
ordinate, evitando l’ulteriore inutile spesa per un ammontare di 82.466,18 euro. (ANSA).
Fonte Ansa.it