In Italia appena un terzo degli aventi diritto richiede il bonus energia, che garantisce sconti in bolletta a redditi bassi e a chi ha gravi problemi di salute. Il risultato è che chi davvero ne avrebbe bisogno continua a pagare un prezzo pieno.
Le bollette di luce e gas sono in aumento, l’ultima impennata è di pochi giorni fa: dal primo luglio, secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia, le tariffe sono cresciute rispettivamente del 6,5% e dell’8,2 per cento.
Eppure, chi ha redditi bassi o problemi di salute potrebbe usufruire del bonus energia, ossia di uno sconto sulle bollette, che nei casi più gravi può arrivare a oltre 600 euro l’anno. Una misura introdotta da tempo, nel 2009, che però a molti è ancora sconosciuta. Dal rapporto annuale dell’Autorità per l’Energia Il bonus sociale elettrico e gas: stato di attuazione per l’anno 2017, emerge infatti che l’anno scorso sono aumentati i beneficiari della misura e anche gli importi erogati ma la percentuale di chi ne usufruisce rispetto a chi ne ha diritto è ancora molto limitata, tra il 30% e il 32 per cento. Inoltre, dei 27.955 bonifici emessi nel 2017 “solo l’82% è stato poi effettivamente incassato dal soggetto che ne aveva diritto”.
Il risultato è che chi davvero ne avrebbe bisogno continua a pagare un prezzo pieno, perdendo la possibilità di risparmiare non pochi euro. Il bonus energia può essere richiesto dalle famiglie con un reddito Isee 2018 pari o inferiore a 8.107,5 euro, elevati a 20.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico. Per una famiglia composta da uno o due componenti sono previsti 80 euro all’anno, da 3 a 4 componenti 93 euro, oltre i 4 componenti si arriva a 153 euro. Nel caso del gas, per una famiglia fino a quattro componenti, si prevedono 31 euro (contratto acqua calda sanitaria e/o uso cottura) e 189 euro (contratto acqua calda sanitaria e/o uso cottura con riscaldamento). Oltre i quattro componenti si va da 49 euro a 279.
Infine, per gli utenti domestici che hanno in casa una persona affetta da una grave malattia, la cui sopravvivenza è legata all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali, è previsto uno sconto sulla bolletta elettrica variabile dai 418 ai 628 euro annui.
Secondo un recente sondaggio di Cittadinanzattiva, basato su oltre 2.000 interviste e realizzato con il sostegno di Acea, Edison, Enel, Eni gas e luce e Sorgenia, esiste una “rilevante percentuale” (47,5%) di persone che non è al corrente dell’opportunità del Bonus Energia. E anche chi ne è a conoscenza sottolinea come siano tuttora inadeguate le misure per meglio far conoscere la misura (63,5%). In realtà è da tempo che i consumatori denunciano tutto questo e, già l’anno scorso, una quindicina di associazioni aveva evidenziato che oltre la metà di quanti potrebbero chiedere il bonus energia non lo fa perché non sa che esiste, teme gli ostacoli burocratici o ritiene che il proprio Isee sia troppo alto per averne diritto.
Morale: informarsi costa niente. Anzi, magari consente di risparmiare qualcosa.