Vengono da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana i soccorritori a quattro zampe. Tra questi anche Greta, il pastore belga che salvò Giorgia, la bimba incastrata tra le macerie del terremoto di Pescara del Tronto
Sono più di trecento i vigili del fuoco che stanno operando con 92 mezzi sulle macerie del ponte Morandi, tratto dell’A10 crollato a Genova, all’altezza del quartiere Sampierdarena. Insieme a loro ci sarà anche una squadra di unità cinofile provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana.
Tra queste c’è Greta, pastore belga malinois, addestrato alla ricerca di persone sepolte sotto le macerie. Due anni fa Greta e il suo addestratore, Sabino De Francesco, vigile del fuoco del distaccamento di Spilimbergo (Pordenone), riuscirono a individuare e salvare Giorgia, la bambina rimasta sepolta per circa 16 ore nelle macerie di casa, distrutta dalle scosse di terremoto a Pescara del Tronto. «Le unità cinofile – spiegano dal comando provinciale di Pordenone – sono fondamentali in interventi di questo tipo, alla ricerca di persone ancora vive sotto le macerie. Questa loro attività risulta particolarmente impegnativa, tanto da richiedere un veloce turnover fra le varie unità operative. Per questa ragione serve il supporto da parte di numerose squadre cinofile provenienti dal territorio nazionale».
Insieme a Greta, altri amici a quattro zampe arriveranno da diverse zone d’Italia per aiutare nelle operazioni di ricerca: partiti da Mestre il nucleo cinofilo composto dal cane Border Collie Jeffrey e dal proprio conduttore, mentre arriveranno dal comando di Belluno il cane Jacob, un Nova Scotia Duck Tolling Retriever insieme al proprio conduttore. Da Padova il cane Lapo, un Labrador di tre anni con il proprio conduttore. Entrambe queste due ultime unità cinofile erano state inviate anche a Bologna per l’esplosione dell’autocisterna.
Dalla Valchiavenna è partita l’unità cinofila volontaria dei vigili del fuoco del distaccamento di Mese (Sondrio), Alice Triulzi, con Artù, un pastore australiano di nove anni. Anche dalle Marche sono partite per Genova tre unità cinofile – tre cani, conduttori e mezzi al seguito – da Ancona, Pesaro e Macerata per supportare le attività di ricerca. E poi ancora quattro cani e quattro conduttori dei comandi di Perugia e di Terni, unità già impegnate nelle zone più colpite dal sisma del 2016 nel centro Italia.
L’elenco poi continua con le tante unità cinofile intervenute dal Piemonte, dalla Toscana, dal Lazio. D’altra parte i più fedeli amici dell’uomo sono sempre i primi ad esserci, quando c’è bisogno di salvare vite umane.