(ANSA) – MILANO, 19 APR – Il gip di Milano ha respinto una
richiesta di sequestro preventivo per oltre 4,3 milioni di euro
per fatti di presunta evasione fiscale, relativi al 2018-2019,
formulata dalla Procura nei confronti dell’imprenditore del web
Alberto Genovese, finito in carcere il 6 novembre con l’accusa
di aver stordito con mix di droghe e violentato due giovani, tra
il capoluogo lombardo e Ibiza. L’istanza di sequestro, rigettata
dal giudice Tommaso Perna, era stata avanzata nel filone delle
indagini aperto già da mesi con al centro le movimentazioni
finanziarie dell’ex ‘mago’ delle start up, difeso dai legali
Luigi Isolabella e Davide Ferrari.
A quanto si è saputo, la richiesta dei pm vedeva al centro
presunti reati fiscali riguardanti, da un lato, redditi da
lavoro che Genovese avrebbe dichiarato come redditi da capitale
e riferiti al suo ruolo dell’epoca in Facile.it Holdco Limited.
Questo ‘capitolo’ di presunta evasione si riferiva, in
particolare, a strumenti finanziari ‘warrant’ (convertibili in
azioni).
Dall’altro lato, a Genovese è stata contestata pure una
presunta evasione sulla liquidazione di alcune partecipazioni in
Facile.it (società di cui fu fondatore) realizzata, secondo i
pm, attraverso lo ‘schermo’ di una delle sue società, la holding
Auliv, su cui erano confluite le stesse partecipazioni.
Il giudice, però, ha bocciato la richiesta di sequestro
preventivo ai fini della confisca per un totale di oltre 4,3
milioni, non accogliendo le ipotesi d’accusa. La Procura ha la
possibilità di ricorrere al Riesame contro il no del gip.
(ANSA).
Fonte Ansa.it