(ANSA) – MILANO, 11 FEB – “E’ anche con questi gesti che si
combatte la mentalità penosa, maschilista, vergognosa, che c’è
in questo Paese retrogrado, per cui se sei stata violentata,
comunque, qualche colpa ce l’hai e quindi, tutto sommato, è
meglio se ti nascondi”. Così l’avvocato Ivano Chiesa spiega in
un’intervista al magazine Mow la scelta di due delle presunte
vittime di Alberto Genovese, l’imprenditore del web in carcere
da novembre per violenza sessuale, sequestro di persona e
cessione di droga, di rinunciare all’anonimato e parlare sui
media.
L’avvocato Ivano Chiesa è il legale di Ylenia Demeo e Martina
Facchini, due delle sei ragazze che hanno raccontato di aver
subito abusi nelle feste a base di droga organizzate da
Genovese, tra Milano e Ibiza.
L’imprenditore è stato arrestato per aver stordito con un mix
di cocaina e ketamina e aver stuprato, secondo l’accusa, una
18enne nella notte tra il 10 e l’11 ottobre. (ANSA).
Fonte Ansa.it