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Gestione migranti in Sicilia. Figuccia: “Serve un cambio di rotta e chiarezza sulla questione”

“Quest’ anno in Sicilia sono sbarcati intorno ai 36 mila migranti.
La maggior parte di loro, provenienti dal continente africano sono sbarcati a Lampedusa.
Successivamente sono stati trasferiti quasi tutti, attraverso le navi di linea che fanno la spola tra le Isole Pelagie e Porto Empedocle.
Considerando che un biglietto sulla nave di linea Lampedusa – Porto Empedocle costa più di 40 euro, io mi chiedo quanto denaro pubblico ha speso fino ad oggi lo Stato italiano per trasferire i migranti da Lampedusa a Porto Empedocle?” – Lo afferma Vincenzo Figuccia deputato regionale all’Assemblea regionale siciliana –
“Oltre tutto – continua Figuccia – i migranti una volta giunti a Lampedusa, rimangono nell’isola dai tre ai 15 giorni, comportando un ulteriore aggravio di spese per le casse pubbliche, legate ai costi delle derrate alimentari per gli stessi.”
“Tenuto conto di questi fatti reali è legittimo chiedersi: chi sono i  fornitori dei pasti?  quanto ha speso lo Stato per il mantenimento dei migranti?
Ci poniamo queste domande – continua Figuccia –  perché  gli abitanti del Centro Italia colpiti dal terremoto nel 2016, ancora oggi, non hanno visto neanche un euro, mentre ai migranti diamo tutto”.
Perché usare due pesi e due misure?
Qualè la ratio di questo modo di operare?
Chi ci guadagna con i migranti oggi?
Quanto sono costate le navi che servono per la quarantena dei migranti, affitate dallo Stato dai privati?
Auspico che, ci sia un cambio di rotta sulla gestione dei migranti – conclude Figuccia – e che si faccia chiarezza su alcuni aspetti francamente poco trasparenti della questione”.
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