Gioia Tauro – La Terna Commissariale che amministra Gioia Tauro, guidata dal prefetto Antonio Reppucci, ha intercettato un finanziamento di 42 mila euro che la Regione Calabria ha stanziato per il ripristino della viabilità, e li ha destinati per la bitumazione della strada principale del Quartiere Ciambra, ghetto urbano in cui vive la comunità sinti di Gioia Tauro.
Nonostante la riqualificazione delle strade il “nodo Ciambra” resta irrisolto. Un quartiere, che può essere definito “una città dentro la città”, in cui il degrado fa da padrone, tra cumuli di rifiuti di tutti i generi e baracche decadenti in cui le elementari norme igienico-sanitarie sono diventate un optional.
Intanto, nel resto d’Europa, attuano la politica dell’Equa Dislocazione Abitativa, ricollocando nel resto del territorio i “ghettizzati” e smantellando le baraccopoli. Una soluzione che ha dimostrato successi nel medio-lungo periodo.
Con il Quartiere Ciambra invece si continua a puntare sulla Riqualificazione, soluzione che porta risultati nel breve periodo ma che rischia di far ritornare tutto al punto di partenza nel medio-lungo periodo.
La situazione di degrado, l’alto tasso di analfabetismo e di povertà è la condizione ideale per la diffusione del voto clientelare, l’integrazione con una comunità legata indissolubilmente alle proprie radici sub-culturali e spesso e volentieri insofferente al rispetto delle leggi risulta assai complicata.
Ecco perché il futuro del quartiere Ciambra, descritto magistralmente dal regista italo-americano Jonas Carpignano nel suo capolavoro cinematografico ( ‘a Ciambra), appare tutt’altro che roseo.
Christian Carbone