Oggi è il Giorno del Ricordo per ricordare la tragedia di tutte le vittime delle foibe. Previste le celebrazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e i presidenti della Camera Roberto Fico e del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
“Le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale, dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate sono iscritti con segno indelebile”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Giorno del Ricordo. “I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto – afferma il Capo dello Stato – non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma proseguirono nella persecuzione e nelle violenze, perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista”. “L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze”.
#10febbraio – #GiornodelRicordo.
Istituito per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle #foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati e della più complessa vicenda nel confine orientale”#StoriadItalia pic.twitter.com/kK9m2SpqWx
— Camera dei deputati (@Montecitorio) February 10, 2021
Anche il Parlamento europeo ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime delle foibe. Lo ha annunciato il presidente dell’Eurocamera David Sassoli aprendo la sessione odierna. “In occasione del ‘Giorno del Ricordo’ che si celebra oggi, vorrei ricordare la memoria degli italiani, di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra”, ha detto Sassoli. “Quello che è successo, per molti anni ignorato o addirittura negato, ci impone l’obbligo di tenere viva la memoria – ha aggiunto -. Chi, come noi, difende i valori di pace, giustizia e libertà ha il dovere di rendere onore alle vittime di questa tragedia. La costruzione dell’Europa non è solo una straordinaria risposta politica a quelle persecuzioni ma è anche uno dei motori fondamentali del processo di integrazione tra Paesi democratici”.
Fonte Ansa.it