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Guida Michelin 2019, Italia è la seconda nazione più stellata al mondo

Presentata ieri a Parma la 64a edizione della Guida: 367 i ristoranti stellati nel Belpaese, salgono a 10 i tre stelle, il riconoscimento massimo. Lombardia, Piemonte e Campania le regioni più stellate, tra gli chef bene Cannavacciuolo, male Cracco

Sono 367 i ristoranti italiani stellati nella Guida Michelin 2019, presentata ieri Parma, all’Auditorium Paganini. Con 30 esercizi stellati in più recensiti nell’edizione numero 64 della “Rossa”, l’Italia si conferma il secondo paese più stellato al mondo, ottenendo un bel risultato anche nella categoria ristoranti trestellati, dove il Belpaese quest’anno ne fa dieci: la terza stella guadagnata ieri dal marchigiano Mauro Uliassi con l’omonimo ristorante di Senigallia è andata, infatti, ad aggiungersi agli altri nove che l’hanno confermata, facendo fare al nostro paese un piccolo, ma significativo passo in avanti in una classifica comunque dominata da Francia e Giappone. Il panorama delineato dalla Guida vede inoltre 39 ristoranti a due stelle, contro i 41 di un anno fa, mentre quelli a una stella sono 318, con 29 novità e una dozzina di esclusioni.

Le regioni e le province più stellate d’Italia

La Lombardia si conferma in cima alla classifica con 60 esercizi stellati (2 a tre stelle, 6 a due stelle e 52 una stella). In regione però sono solo due le novità, “Sedicesimo secolo” a Orzinuovi (Brescia) e “Materia” a Cernobbio, sul lago di Como. Non sfonda lo chef Carlo Cracco, che non riesce a riconquistare la seconda stella con il nuovo locale a Milano in galleria Vittorio Emanuele II, segnalato però per l’eleganza e comunque meritevole di una stella Michelin. Penalizzata invece un’altra icona del lusso nel capoluogo lombardo, il ristorante Armani, che ha perso la sua unica stella.

Nella graduatoria regionale seguono il Piemonte con 45 ristoranti e 5 novità. Tra queste sale quella del noto chef Antonino Cannavacciuolo, meritatosi una stella a testa per il Bistrot di Torino (che gestisce con Nicola Somma) per il “Cafe & Bistrot” di Novara (insieme a chef Vincenzo Manone), oltre a confermare le due stelle per “Villa Crespi” a Orta San Giulio. Segue la Campania con 43 ristoranti, il Veneto con 39, la Toscana con 36.

Tra le singole province è Napoli con 24 ristoranti a strappare il primato a Roma (23), Bolzano riconquista il terzo posto con 21, seguono Milano con 18 e Cuneo a quota 17.
 

Tra le nuove stelle a brillare sono gli under 30

Tra le trenta novità stellate significativo il dato relativo ai giovani chef: 15 ristoranti sono guidati da talenti con 35 anni o meno, di questi 10 hanno meno di 30 anni. Altre particolarità riguardano il ritorno della stella in Basilicata, a Matera, al ristorante “Vitantonio Lombardo”, e una nuova stella in Calabria al “Quafiz” di Nino Rossi a Santa Cristina d’Aspromonte (RC). Nelle isole torna Heinz Beck a Taormina, in Sardegna Italo Bassi riconquista una stella a Porto Cervo.
I tre stelle, tutti confermati, sono “Piazza Duomo” ad Alba (CN), “Da Vittorio” a Brusaporto (BG), “St Hubertus” a San Cassiano (BZ), “Le Calandre” a Rubano (PD), “Dal Pescatore” a Canneto Sull’Oglio (MN), “Osteria Francescana” a Modena, “Enoteca Pinchiorri” a Firenze, “La Pergola” a Roma, “Reale” a Castel di Sangro (AQ).

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