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I due sospeti hanno ammesso, hanno sparato a Manuel per errore 

I due sospetti ammettono, hanno sparato a Manuel per errore 

E’ in corso presso la questura di Roma l’interrogatorio di due persone che al momento risultano sospettate per il ferimento di Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore raggiunto da colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica all’Axa. Si tratta di due giovani di Acilia di 24 e 25 anni. Sarebbero stati riconosciuti da alcuni dettagli fisici, come ad esempio il doppio taglio dei capelli di uno dei due. I giovani sono stati portati in questura nel pomeriggio dopo una serie di evidenze investigative emerse a loro carico. Secondo quanto risulta ad AGI, i due avrebbero ammesso di aver sparato a Manuel, ma che si è trattato di un errore.

Intanto il padre ha parlato oggi del momento in cui ha dovuto dire al figlio della lesione al midollo: “Ha detto ‘mi sento mancare la parte sotto’, gli abbiamo spiegato che la parte sotto non dialoga con la parte di sopra”, “è consapevole”, è “una persona forte” e “non ha pianto”. Cosi’, in un’intervista a ‘CorriereTv’, Franco Bortuzzo. Manuel è ancora ricoverato al San Camillo, le sue condizioni di salute e, in particolare che “le gambe non ci sono: gli abbiamo detto che non ha più possibilità motorie. È forte, ce la farà”.

Domani i medici scioglieranno la prognosi, spiega il padre di Manuel: il ragazzo “fisicamente è migliorato”, “beve e mangia da solo”, gli è stato detto che andrà “in centri specializzati con ottime possibilità di migliorare la sua vita”: certo, “non si possono fare i miracoli – aggiunge il padre del ragazzo – ma ci sono scienze che studiano come venir fuori da queste situazioni. Non smettiamo di crederci, ce l’abbiamo qua, per me è importante questo”.

Franco Bortuzzo racconta poi dei tanti messaggi di solidarieta’ ricevuti e della polizia “che lavora in maniera esemplare: non sara’ oggi, o domani, sara’ fra un mese”, e’ stata “trovata la pistola”, qualcosa “si muove, non si sta a guardare in silenzio”. 

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