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I ragazzi intrappolati in Thailandia: disperata corsa contro il tempo

Guai se entro domenica, quando arriveranno i monsoni e la pioggia, i ragazzi saranno ancora lì. Il livello di ossigeno è sceso enormemente e -tragedia nella tragedia- è morto un soccorritore trentenne, allenato e specializzato in salvataggi.

 I 12 ragazzi intrappolati in una grotta della Thailandia verrano tirati fuori dal punto in cui vi fecero ingresso, ma questo accadrà quando “il rischio sarà minimo” e certamente non nella giornata di oggi, poiché per il momento, quando è mezzanotte nel paese asiatico, “i subacquei non possono immergersi”. Al termine di una nuova giornata di attesa e di tensione, le autorità thailandesi ha fatto il punto della situazione, mentre gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla grotta di Tham Luang. I ragazzi “sono entrati da quell’entrata e da lì usciranno”, ha detto il governatore di Chiang Rai, Narongsak Osottanakorn, nel corso di una conferenza stampa. “Hanno imparato a immergersi, stanno bene”, ha aggiunto il governatore, riferendo quanto riportato dai subacquei che “sono ritornati dalla grotta alle nove della sera”. “Se piove – ha aggiunto il governatore secondo quanto riferisce il twitter di Jacob Goldberg, citato dl Guardian – e la situazione dovesse peggiorare, cercheremo di tirarli fuori”. Quanto all’avvio delle operazioni, il governatore ha spiegato che “bisogna mettere a punto il “miglior piano” realizzabile. La giornata era cominciata nel peggiore dei modi, con un sub dei soccorritori morto asfissiato in un anfratto della caverna. Il livello dell’ossigeno all’interno della grotta è infatti diminuito enormemente ed è un ulteriore, decisivo elemento di preoccupazione che si somma al rischio di piogge monsoniche che potrebbero arrivare in qualunque momento e sono attese nel week-end. Le autorità thailandesi hanno detto chiaramente che ormai c’è una “limitata” finestra di tempo per trarre in salvo i ragazzi. L’operazione, qualunque essa sia, potrebbe iniziare nelle prossime ore. Sul posto, è arrivato il ministro dell’Interno, generale Anupong Paochinda, e si attende a momenti un annuncio importante’. “E’ una corsa contro il tempo, perché domenica è prevista pioggia”, ha affermato il soccorritore belga, Ben Reymenants, il quale ha spiegato che “nella grotta di Tham Luang è stata creata una catena. “Ci aspettiamo – ha aggiunto – che i primi due ragazzi possano essere tirati fuori oggi”, ma tutto e’ stato di nuovo rinviato. “Il percorso è difficile, attraverso un labirinto di corridoi, con molte immersioni e arrampicate. Ma sia la corrente che la visibilità sott’acqua sono buone,” e i ragazzi “non devono nuotare molto, hanno una maschera di ossigeno e saranno quasi sempre tenuti per mano da uno dei subacquei”. In un terzo corridoio c’è aria per respirare, e lì saranno anche controllati da un medico. Poi ci sono altri 1,5 chilometri di arrampicata”. L’operazione prenderà il via con i due ragazzi in condizioni fisiche più solide, poi procederà portando gli altri, a due a due, fuori dalla grotta. Intanto, però, il tempo stringe, e piani cambiano di ora in ora. Per ore si è continuato a perlustrare la densa boscaglia soprastante il complesso reticolato di tunnel sotterranei per trovare un’altra cavità da cui estrarre i ragazzi: 200 uomini hanno lavorato senza esplorando, metro per metro, la collina. I ragazzini hanno raccontato di aver sentito il canto di un gallo, il vociare di bambini; il che lascia pensare che potrebbe esserci un altro ingresso, che comunica direttamente la superficie della montagna con la zona dove sono intrappolati. Ma finora tutti i cunicoli trovati sono risultati senza via di accesso diretto ai ragazzi. Il soccorritore è morto, per carenza di ossigeno, mentre ritornava all’esterno dopo aver piazzato bombole di ossigeno i canali melmosi che dovrebbero attraversare i ragazzi verso l’uscita. La vittima, Samarn Poonan, era un ex membro delle squadre speciali della Marina thailandese, un uomo esperto, atleta di triathlon, lavorava come volontario e aveva poco più di trenta anni. “Ogni tentativo di salvargli la vita è stato vano”, ha dichiarato il comandante dei ‘Navy Seal’ thailandesi, aggiungendo che per stabilire la causa della morte occorrerà aspettare l’esito dell’autopsia. L’incidente non cambia nulla nella missione: “Continueremo finché non l’avremo portata a termine”.

Il calo dell’ossigeno (ora al 15%, ben al di sotto del 21% solitamente nell’aria) è un paradossale effetto collaterale dell’arrivo delle squadre di soccorso che sono impegnate non solo a drenare l’acqua ma anche a cercare di fare arrivare dell’ossigeno all’interno della cavità attraverso tubi collegati con l’esterno. Per questo potrebbero essere di grande aiuto gli uomini, ingegneri e tecnici super specializzati che Elon Musk, patron di Space X, una delle aziende più innovative del mondo, vuole inviare. Arriveranno nelle prossime ore, convocati dal governatore di Chaiang Rai, che ha un “amico” che lavora nell’azienda del miliardario: si sono già consultati direttamente con chi è sul posto per capire cosa portare. “”Essere in loco consente di capire complessità che si colgono solo se si è presenti di persona”, ha twittato il miliardario sudafricano. Si tratta di tecnici dell’azienda The Boring Company, specializzata nella costruzione di tunnel innovativi, compagnia collaterale a quella spaziale. Il loro arrivo nella zona della grotta è previsto per domani. Sempre che nel frattempo non sia tutto finito.

Fonte: AGI

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