L’anomala bolla di calore di settembre non solo prolunga le vacanze per 11,6 milioni di italiani, ma è provvidenziale, dopo la pioggia, per il vino Made in Italy con la vendemmia in pieno svolgimento in Italia. Il bel tempo favorisce la raccolta
L’anomala bolla di calore di settembre non solo prolunga le vacanze per 11,6 milioni di italiani, ma è provvidenziale, dopo la pioggia, per il vino Made in Italy con la vendemmia in pieno svolgimento in Italia. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’imprevista settimana di sole è decisamente molto importante ai fini della raccolta di un’uva sana e dalle buone caratteristiche qualitative. Il bel tempo – sottolinea la Coldiretti – favorisce sicuramente le operazioni di raccolta, soprattutto nelle zone collinari e più difficili dove l’operazione è esclusivamente manuale. Da nord a sud della Penisola la vendemmia è partita ad agosto con le uve pinot e chardonnay in un percorso che – precisa la Coldiretti – prosegue a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si conclude addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nerello. La metà di settembre – precisa la Coldiretti – rappresenta il clou per il taglio dei grappoli con il sole caldo dopo la pioggia che consente ai vigneti di beneficiare dell’apporto idrico, di asciugarsi, di aumentare il quantitativo di succo presente negli acini e di incrementare i contenuti zuccherini. Una buona premessa per il vino in cantina che quest’anno si preannuncia in Italia con una produzione di buona qualità stimata in aumento tra 10% e il 20% con circa 46/47 milioni di ettolitri rispetto ai 40 milioni dello scorso anno, che per la grave siccità è stata tra le più scarse dal dopoguerra. Anche se molto dipenderà dalle prossime settimane con la raccolta di tutte le diverse uve si prevede che la produzione tricolore secondo la Coldiretti sarà destinata per oltre il 70% dedicata a vini DOCG, DOC e IGT con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola.