Il monastero medievale di Trisulti, in provincia di Frosinone, non diventerà un’accademia del sovranismo populista sotto l’egida di Steve Bannon. Lo ha deciso il Consiglio Stato ritenendo corretta la decisione del ministero dei Beni culturali di annullare in autotutela la concessione della certosa all’associazione Dignitatis Humanae Institute. I giudici hanno accolto il ricorso del ministero e di alcune associazioni contro la decisione del Tar del Lazio che nel maggio scorso aveva detto no alla revoca. Secondo Palazzo Spada, invece, è “corretto” il provvedimento con cui è stato richiesto il rilascio dell’immobile.
“Via Steve Bannon e i sovranisti”, commenta a stretto giro il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. La Regione collaborerà con il ministro Dario Franceschini “per restituire ai cittadini questo luogo meraviglioso, che vogliamo diventi uno dei simboli della rinascita italiana. Siamo a disposizione – dice il presidente – per cercare una soluzione attraverso l’uso di fondi europei per far tornare a splendere un simbolo dell’identità e della storia del nostro Paese. La splendida abbazia cistercense potrà essere un luogo propulsore di cultura in cui associazioni locali e collettività avranno la possibilità di valorizzare la propria terra”. Tutta la vicenda inizia nel 2016 quando il Mibact avvia una procedura selettiva per la concessione della splendida struttura di Collepardo, centro benedettino frequentato sin dall’anno mille. Tra i requisiti del bando vi è la “documentata esperienza” nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella gestione di un immobile culturale, pubblico o privato.
L’associazione Dignitatis Humanae Institute risulta assegnataria, ma in seguito a successivi accertamenti il ministero le contesta di non avere le carte in regola per partecipare e annulla d’ufficio la concessione, salvo poi incappare in una pronuncia contraria da parte del Tar. Di qui il ricorso al Consiglio di Stato.
Dopo la sentenza di oggi sfuma, quindi, il progetto dell’università del ‘populismo’ appoggiata da Steve Bannon, l’ex stratega della Casa Bianca di Donald Trump. L’account di Report, trasmissione che si era occupata della questione, posta con evidenza la notizia su Fb: “L’associazione di Steve Bannon verrà sfrattata dalla Certosa di Trisulti”. La protesta contro il controverso destino dell’antico complesso religioso, incastonato nell’appennino ciociaro, era iniziata sin dal 2018 quando circa trecento persone del posto avevano marciato dal vicino paese di Collepardo fino all’Abbazia. “No all’invasione nera”, tuonava in quella circostanza Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, che oggi plaude all’epilogo: “Il seguace di Bannon deve lasciare la splendida abbazia di Trisulti, che non diventerà a questo punto la scuola dei sovranisti de noaltri, che ora al massimo potranno andare in qualche resort di Trump. Vogliamo diventi uno dei simboli della rinascita italiana”.
Fonte Ansa.it