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In 200 davanti a negozio di Clara

(ANSA) – GENOVA, 20 FEB – Ci sono rose e tulipani e le prime
mimose, gli anemoni e le azalee e i messaggi di chi la conosceva
e l’omaggio di chi non l’aveva mai neppure incrociata. Via
Colombo, a Genova: la saracinesca del negozio di pantofole di
Clara Ceccarelli, uccisa ieri pomeriggio dal suo ex compagno
Renato Scapusi, 59 anni, è nascosta da uno striscione rosa con
su scritto “Non è un raptus ad ucciderci. Basta crederci”.
    In duecento, per la quasi totalità donne, hanno reso omaggio
all’ennesima vittima di femminicidio, un presidio dolente
costruito anche sui ricordi di chi Clara “amica vera, donna
dolcissima che aveva sofferto tanto” l’ha conosciuta davvero.
    C’è chi spera “che chiudano quell’assassino in galera e buttino
via la chiave”, chi ha paura che “tanto lo metteranno fuori dopo
due mesi”, chi si sente rassegnata e passa e se ne va “tanto è
sempre successo e sempre succederà” e chi auspica “un cambio di
mentalità generazionale nel rapporto uomo-donna”.
    Il presidio è stato organizzato dal centro antiviolenza
Mascherona di Genova: “siamo sconvolte per quello che è successo
a pochi passi da noi – ha detto Manuela Caccioni, responsabile
del Centro Antiviolenza Mascherona – ma non siamo stupite. Sono
già 13 le donne uccise nel nostro Paese da inizio anno.
    L’uccisione di Clara è un’ulteriore triste conferma di un
fenomeno purtroppo sempre attuale e diffuso e che ci obbliga
ancora una volta a una riflessione e ad una assunzione
collettiva di responsabilità.” (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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