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In Italia si allevano in gabbia 50 milioni di animali. Che vivono in condizioni inaccettabili

Nell’Unione europea sarebbero almeno 300 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno, dei quali circa 50 milioni in Italia: conigli, galline, scrofe, vitelli e quaglie. E’ nata l’iniziativa ‘End the cage age’, per mettere fine a questa vergogna

Nell’Unione europea sarebbero almeno 300 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno, dei quali circa 50 milioni in Italia, tra conigli, galline, scrofe, vitelli e quaglie. Tutti costretti a vivere in spazi estremamente ristretti: un foglio A4 per galline e conigli, l’area di uno smartphone per le quaglie, e sbarre così strette da non consentire alle scrofe di potere girare su se stesse e prendersi cura dei propri piccoli.

Per questo motivo è nata l’iniziativa ‘End the cage age’, portata avanti dai cittadini europei per mettere fine all’uso delle gabbie negli allevamenti dell’Ue. Si tratta, spiegano le 19 associazioni italiane coinvolte (sono 130 in tutta Europa), della “più grande coalizione mai riunitasi per un’iniziativa europea dei cittadini”.

Oggi la campagna è stata ufficialmente lanciata nel nostro Paese con una mostra sul tema allestita alla Camera dei deputati e inaugurata dal ministro della salute, Giulia Grillo, che ha anche aggiunto la propria firma alla petizione diretta alla Commissione Europea e gia’ sottoscritta da oltre 100mila persone in tutta l’Ue.

Annamaria Pisapia, membro del Comitato dei cittadini promotore della Ice e direttrice di Ciwf Italia Onlus ha affermato: “È un onore e una gioia essere qui oggi per aprire la campagna di raccolta firme in Italia. Nella nostra mente e nel nostro cuore vi sono i 50 milioni di animali che soffrono ancora nelle gabbie nel nostro paese ogni anno. Per loro, insieme alle numerose associazioni partner, mostreremo alla Commissione Europea e al mondo che anche gli italiani vogliono una Europa senza gabbie”.

Quanti animali sono allevati in gabbie

Secondo le associazioni, in Italia il 62% delle galline è allevato in gabbia e ben il 94% dei conigli. Questi animali trascorrono gran parte o tutta la loro vita senza poter esprimere i comportamenti che sono per loro naturali: le galline non possono stendere le ali, i conigli non possono stare sulle zampe posteriori o stendersi lateralmente, le quaglie non possono volare, le scrofe grufolare e preparare il nido per i loro piccoli. La mostra, organizzata nel complesso di Vicolo Valdina presso la Camera dei Deputati, restera’ aperta al pubblico fino alle 14 del 19 ottobre (dalle 10 alle 18, il 17 e 18 ottobre con ultimo ingresso alle 17,30 e dalle 10 alle 14 il 19 ottobre con ultimo ingresso alle 13,30).

Per l’eurodeputata Eleonora Evi (M5S), “dopo la straordinaria esperienza del lancio europeo del mese scorso, oggi partecipiamo al lancio italiano. è ora di superare questo sistema di trattamento che infligge solo sofferenze agli animali. Il Trattato di Lisbona definisce gli animali quali esseri senzienti e, dunque, è nostro compito tutelarli”. La senatrice Loredana De Petris (Leu) afferma: “Basta prigionia e crudeltà. È fondamentale che la Commissione Europea metta al bando la crudelta’ delle gabbie riservata agli animali d’allevamento, anch’essi esseri senzienti, così come stabilisce l’ex art. 13 del Trattato di Lisbona”. (Agi) 

Foto sotto: uno zoo al contrario (ilbuongiorno.it)

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