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Incidenti San Siro: rapper brandì macete contro agenti

(ANSA) – MILANO, 16 APR – Il rapper Zefe brandiva un machete
contro i poliziotti intervenuti sabato scorso a Milano nel
quartiere San Siro per disperdere i 300 ragazzi scesi in strada
per girare il video di un altro cantante, Neima Eizza. Il 20enne
Zefe, nome d’arte di Kazir Siffedine, nelle immagini riprese
dalle forze dell’ordine appare in primo piano con un machete che
rivolge contro gli agenti disposti in assetto antisommossa.
    Nonostante il volto coperto è stato identificato anche grazie
alla particolare tuta che indossava quel giorno, poi ritrovata
nel corso della perquisizione avvenuta nelle scorse ore a
Novara.
    Zefe, che ha precedenti per rissa e in passato è stato
destinatario di un obbligo di dimora, era arrivato a Milano per
partecipare al video violando il divieto di spostarsi da una
città all’altra senza valido motivo. il rapper 20enne, che
risponde anche di porto d’armi, è uno dei 13 giovani perquisiti
questa mattina, tutti indagati in concorso per manifestazione
non preavvisata, violenza e resistenza a pubblico ufficiale
aggravate. I provvedimenti sono stati emessi dal sostituto
procuratore Alberto Nobili, coordinatore del pool antiterrorismo
della procura di Milano, e dal procuratore presso il tribunale
per i Minorenni di Milano, Ciro Cascone.
    Inoltre sono stati emessi 5 avvisi orali e un provvedimento
di rimpatrio con foglio di via obbligatorio nei confronti del
rapper 20enne Baby Gang (Zaccaria Mohuib) residente a Sondrio,
che non potrà rientrare nel comune di Milano per 3 anni. I
destinatari degli avvisi orali sono tutti residenti a Milano,
nella zona di piazzale Selinunte e del quartiere “Baggio”.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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