Un giovane salentino di 24 anni e’ stato ritenuto inidoneo ad entrare nell’Arma dei Carabinieri a causa di un tatuaggio sul polpaccio della gamba destra. L’aspirante carabiniere, dopo avere superato brillantemente tutte le prove previste dall’ultimo concorso del 2018, ha visto svanire il suo sogno di indossare la divisa della Benemerita quando ormai era giunto al penultimo step, quello delle visite mediche che precede i test psicoattitudinali. Ma nonostante cio’ non si e’ arreso e, tramite l’avvocato, Sabrina Teodora Conte, ha presentato ricorso al Tar Lazio, il quale ha stabilito che a dirimere la questione sara’ una speciale commissione medica composta da consulenti nominati dal Ministero del’Interno. “Si tratta di un tatuaggio che non ha contenuti offensivi – spiega all’Agi l’avvocato Conte – e che peraltro il ragazzo ha trattato con il laser per poterlo cancellare. Inoltre, il tatuaggio non si vedrebbe con la divisa di ordinanza ma forse solo con la tenuta ginnica in uso ai carabinieri. Sta di fatto che il ragazzo e’ stato ritenuto inidoneo pur avendo superato tutte le prove con il massimo dei voti. Mancavano solo la visita medica e i test psicoattitudinali e ce l’avrebbe fatta. Vi e’ stata, quindi, questa novita’ dal punto di vista giudiziario, con il Tar Lazio che ha disposto l’accertamento, anche se avrebbe anche potuto irrigidirsi – conclude l’avvocato Sabrina Teodora Conte – sulla presenza della norma nel regolamento del bando di concorso che vieta la presenza di tatuaggi”.
(AGI)