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Irruzione giovani CasaPound in scuola Firenze, 3 arresti

(ANSA) – FIRENZE, 25 NOV – Le digos di Firenze e Lucca ed il
comando provinciale dei carabinieri del capoluogo toscano hanno
eseguito stamani tre ordinanze di custodia cautelare ai
domiciliari nei confronti di altrettanti militanti del
collettivo ‘Blocco Studentesco’, costola giovanile del movimento
di destra CasaPound, per un’azione violenta compiuta lo scorso 3
ottobre presso un istituto scolastico superiore fiorentino,
quando un gruppo di militanti irruppe nella scuola in pieno
svolgimento delle lezioni. Nell’occasione i militanti non
esitarono a spintonare e strattonare gli insegnanti e il
dirigente scolastico che tentarono di impedire l’iniziativa. I
tre, tutti con un’età compresa tra i 20 ed i 22 anni, sono due
ragazzi di Firenze ed uno di Lucca e per loro le accuse sono di
violenza e minaccia ad un corpo amministrativo dello Stato,
aggravata dall’aver commesso il fatto in più di 10 persone
riunite.
    Secondo quanto ricostruito dall’inchiesta della procura di
Firenze che ha coordinato le indagini, la mattina del 3 ottobre
scorso un gruppo di almeno 12 militanti con il volto travisato
aderenti al collettivo Blocco Studentesco, nell’ambito della
campagna di azioni di visibilità politica contro le misure di
contenimento della pandemia varate dal Governo, fece irruzione
in un istituto superiore di Firenze, entrando di prepotenza
nelle aule durante lo svolgimento delle lezioni. L’azione
minatoria, pubblicizzata sui siti d’area, è stata aggravata
dall’affissione, dopo le dichiarazioni di sdegno e di condanna
del dirigente scolastico apparse sulla stampa, di uno striscione
minatorio nei confronti del preside, sempre a firma del Blocco
Studentesco, su una rete di recinzione adiacente all’ingresso
della scuola. Eseguita dalla digos fiorentina anche una
perquisizione nei confronti di un quarto giovane militante
fiorentino, anch’esso indagato per lo stesso reato. Le indagini
proseguono per risalire agli altri partecipanti all’irruzione.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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