“I dati odierni confermano che la trasmissione del virus a scuola è limitata rispetto a quella che avviene in comunità, perciò è ancor più importante monitorare e rispettare le regole anche al di fuori del mondo scolastico””. Lo scrive il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro su Twitter.
Per il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, “è molto prematuro parlare” didattica a distanza “perché la scuola è un luogo molto sicuro”. – ha sottolineato a Radio Cusano Campus – “Laddove c’è il protocollo e la rigidità c’è un basso rischio, laddove invece non c’è il protocollo, come la sera ad una cena con gli amici, il rischio si alza. Nella scuola c’è questa rigidità, i protocolli consentono a scuola e università di andare avanti con un bassissimo rischio, che ovviamente deve essere anche monitorato”.
Al fine di ridurre l’affollamento sui mezzi pubblici di studenti diretti a scuola una soluzione potrebbe essere quella di dilatare “gli orari” scolastici “su tutta la giornata, cioè mattino e pomeriggio”. Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervenendo alla trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7. “La capienza all’80% dei mezzi pubblici che in ore di punta si fa fatica a gestire e controllare – ha osservato – è legata fatto di dover portare a scuola i ragazzi e farli tornare a casa per chi non può permettersi di portali da solo. Se la curva aumenta e se ci fosse la necessità di prendere ulteriori provvedimenti piuttosto che lasciare a casa i ragazzi, visto che la gran parte del Paese chiede di continuare la scuola in presenza, penso che se si dilatassero gli orari su tutta la giornata, cioè mattino e pomeriggio questa potrebbe esser la soluzione per far circolare i mezzi”. A tale riguardo, ha sottolineato il presidente emiliano-romagnolo una eventuale “decisione spetta al Governo e il Governo provi a condividerla con le Regioni. Noi di autobus qui non ne abbiamo praticamente più – ha concluso Bonaccini – Noi abbiamo aggiunto centinaia di corse quotidiane, se qualcuno ci fa arrivare altri autobus…”.
Intanto, il Ministero dell’Istruzione comunica che, alla data del 10 ottobre, gli studenti contagiati sono pari allo 0,080% (5.793 casi di positività), per il personale docente la percentuale è dello 0,133% del totale (1.020 casi), per il personale non docente si parla dello 0,139% (283 casi). I dati del monitoraggio, condotto dal Ministero dell’Istruzione con la collaborazione dei dirigenti scolastici, sono stati condivisi con l’Istituto Superiore di Sanità.
Fonte Ansa.it