In 4,5 milioni di abitazioni ci sono pistole e fucili. in un anno, le licenze per porto d’armi sono aumentate del 13,8%, arrivate a un milione e 400 mila. Negli ultimi tre anni circa 200 mila persone frequentano i poligoni di tiro, pronti a sparare
Nonostante i reati nel Belpaese siano diminuiti del 10,2% in un anno, ma i furti nelle abitazioni e o tentativi sono stati l’anno scorso pari a circa 1,5 al giorno i cittadini hanno paura e ricorrono alle armi per potersi difendere: in 4,5 milioni di case ci sono pistole o fucili, mentre, in un anno, le licenze per porto d’armi sono aumentate del 13,8%, arrivate a un milione e 400 mila.
Negli ultimi tre anni circa 200 mila persone hanno cominciato a frequentare i poligoni di tiro, pronti a sparare. Ma questi dati potrebbero continuare a crescere visto che il 39% degli italiani, quasi uno su 4, è favorevole all’introduzione di criteri meno rigidi per il possesso di un’arma da fuoco per la difesa personale.
Per sentirsi sicuri, gli italiani ricorrono sempre più anche ai sistemi antifurto: dalla porta blindata, presente in oltre 33 milioni di case, al sistema di allarme, fino alla telecamera, presente in circa 10 milioni di abitazioni.
Il tema della legittima difesa (articolo 52 del codice penale) è destinato ad infiammare il dibattito politico, mentre in commissione Giustizia al Senato proseguirà l’esame dei cinque disegni di legge di riforma, presentati da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia (due) ed un testo di iniziativa popolare. La proposta del Carroccio è modificare la proporzionalità, tra difesa e offesa, introducendo una presunzione di legittima difesa per chi reagisce con le armi a una intrusione con violenza o minaccia di uso d’armi.
foto sotto: italiani “innamorati” delle armi da fuoco (leccenews24.it)