Mentre nel centro Italia il Reno e il Cecina rompono gli argini, la maxi nevicata delle ultime ore ha mandato in tilt l’Alto Adige, la provincia più settentrionale d’Italia alle prese con una vera emergenza sotto l’aspetto della viabilità. Paura questa mattina sull’Autobrennero quando una valanga si è abbattuta sulla corsia nord all’altezza di Terme di Brennero. Fortunatamente, anche a seguito del blocco più a sud tra Bressanone e Vipiteno causato dai tir, il traffico era quasi inesistente e quindi nessuna persona è rimasta coinvolta. La corsia Nord dell’autostrada del Brennero è bloccata dalla serata di ieri causa i mezzi pesanti senza catene o pneumatici invernali che non riescono a procedere, strade interrotte causa slavine, passi di montagna chiusa per rischio valanghe e soprattutto tanta neve sia sui rilievi che a fondovalle.
A Maranza all’imbocco della Val Pusteria i centimetri misurati sono 90, almeno mezzo metro in quasi tutte le località turistiche di montagna. Era da qualche anno che non cadeva così tanta neve anche nel capoluogo altoatesino dove non sono mancati i disagi alla circolazione. Il punto sulla viabilità indica strade interrotte, la funicolare della Mendola è fuori servizio per motivi di sicurezza e difficoltoso è anche il traffico ferroviario sia sulla linea Bolzano-Fortezza-Brennero che sulla Bolzano-Merano.
Il punto sulla viabilità in Alto Adige
L’autostrada A22 del Brennero è chiusa in direzione nord tra i caselli Chiusa/Val Gardena e Brennero. L’uscita obbligatoria è quella di Chiusa dove ci sono 6 chilometri di coda. Resta ancora chiusa la statale 12 del Brennero sia a Mules (tra Fortezza e Vipiteno) e a nord di Vipiteno. Oltre una decina i chilometri di coda anche sulla statale 49 della Val Pusteria tra Vandoies e l’entrata autostradale di Bressanone/Varna e, in provincia di Belluno, la provinciale 49 “di Misurina” tra Carbonin e Misurina. Chiuse per pericolo valanghe la statale 51 Alemagna tra Dobbiaco e Cimabanche, la statale 508 della Val Sarentino (Riobianco-Pennes), la statale 622 Gomagoi – Solda con deviazione per Solda attraverso la provinciale 107 Ruhmwald. Diverse le arterie locali chiuse per motivi di sicurezza. Chiusi al traffico per pericolo valanghe i passi Giovo, Gardena, Sella, Pordoi, Valparola, Falzarego e Monte Croce Comelico.
Evacuata una famiglia tra Pisa e Livorno
Una famiglia composta da cinque persone è stata evacuata dalla propria abitazione in seguito all’esondazione del fiume Cecina, nell’entroterra fra Pisa e Livorno, nei pressi di Scornabecchi, località nel comune di Montescudaio. A firmare l’ordinanza di evacuazione è stato il sindaco del comune di Montescudaio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Saline di Volterra. L’evoluzione della situazione relativa al fiume Cecina è costantemente monitorata dal personale della protezione civile.
Sei carabinieri ricoverati in Emilia
Sono una settantina le persone evacuate oggi nei comuni di Castel Maggiore ed Argelato, nella bassa Bolognese, in seguito alla piena del fiume Reno, che ha causato la rottura di un argine allagando la zona e costringendo l’esercito a intervenire. Nella zona, dichiara all’Agi il responsabile della protezione civile regionale Maurizio Mainetti, che sta coordinando gli interventi di soccorso, ci sono centinaia di persone residenti: il livello del fiume sta comunque scendendo, anche se la piena – prevista – era di portata importante. Le persone evacuate sono quasi tutte rientrate a casa in serata.
Sono ricoverati per gli effetti dell’ipotermia i sei carabinieri – il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, Maggiore Elio Norino e altri cinque militari – intervenuto attorno alle 13 di oggi in via Bondanello a Castel Maggiore per sgomberare la strada e le abitazioni che si trovano nei pressi del Fiume Reno. Il livello dell’acqua sembrava abbassarsi, ma a un tratto il fiume è tracimato presso Trebbo, inondando la strada. I carabinieri e le persone che stavano evacuando sono stati colpiti dalla piena.
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