(ANSA) – TRENTO, 11 GEN – Parte da Trento la protesta dei
grembiuli bianchi di esercenti e ristoratori, indetta da
Fipe-Confcommercio e alla quale hanno aderito anche Fiepet –
Confesercenti e Associazione dei pubblici esercizi del Trentino.
Circa 250 imprenditori si sono dati appuntamento stamane al
parcheggio ex Zuffo con le loro auto e si sono poi mossi in
corteo fino al Commissariato del Governo, dove dopo un breve
momento di confronto con il prefetto Sandro Lombardi, che ha
incontrato all’esterno dell’edificio i manifestanti, hanno
consegnato simbolicamente i loro grembiuli in segno di protesta
per la situazione di stallo creatasi, con orari ristretti e
penalizzanti, obblighi e divieti.
“La nostra categoria conta in Trentino 3.500 aziende, che con
responsabilità e investimenti hanno affrontato la pandemia
cercando di rendere sicuri il più possibile i nostri luoghi”,
dice Marco Fontanari, presidente Fipe. “Ad oggi dopo tante
promesse di riapertura e tanti sacrifici il momento di ripartire
non è ancora arrivato. Per noi diventa veramente difficile
andare avanti se non ci viene permesso il lavoro quotidiano. A
fronte dell’impossibilità di lavorare ci aspettiamo che lo Stato
ci aiuti, qualcosa è arrivato ma non in maniera sufficiente e
nei tempi necessari per dare dignità di vita a imprenditori e
lavoratori. Vogliamo riaprire, per dignità ma anche per un
sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione, che è quello del
lavoro”.
Il Commissario del Governo Sandro Lombardi ha detto: “Il
vostro documento e la mia relazione verranno inviati già in
mattinata ai ministeri competenti affinché venga fatto un focus
sulla situazione della vostra categoria, che è penalizzata al
massimo. Chiedo di stringere i denti, è il momento della
compattezza e dell’unità, cerchiamo di affrontare i mesi che
verranno insieme, con determinazione e orgoglio”. (ANSA).
Fonte Ansa.it