Avrebbe costretto una studentessa a subire le sue avances sessuali e costretto la classe a vedere immagini di persone nude sulla lavagna interattiva. Sulla base di queste accuse, gli agenti del commissariato di Polizia di Lamezia Terme (Cz) hanno eseguito stamane la misura cautelare personale dell’interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi nei confronti di un insegnante quarantenne.
I poliziotti dell’ufficio anticrimine avrebbero accertato che il professore, durante lo scorso anno scolastico, in una scuola media lametina dove in quel periodo era supplente, aveva costretto, durante l’ora di lezione, una studentessa a subire atti sessuali “compiendo un gesto inaspettato al quale la ragazza non era riuscita a sottrarsi”.Gli agenti, inoltre, avrebbero verificato che l’insegnante aveva tentato di fare lo stesso con un’altra ragazzina che pero’ si era sottratta alle sue avances, riuscendo a spostarsi rapidamente. Nel corso delle indagini sarebbe emerso che il professore, in classe e alla presenza degli alunni, aveva fatto vedere agli studenti disegni osceni utilizzando il pc della classe collegato alla lavagna interattiva. Aveva inoltre fatto ricerche sul web facendo apparire, sempre sulla lavagna, immagini di persone svestite.
La Polizia, avendo accertato che l’atteggiamento del professore aveva offeso il pudore degli alunni e creato disagio ed imbarazzo nella classe, ha redatto una comunicazione indirizzata alla procura presso il Tribunale della citta’, a seguito della quale il procuratore della Repubblica ha chiesto al gip l’applicazione di una misura cautelare idonea. La richiesta e’ stata accolta. Il professore non potra’ quindi insegnare per un anno, essendo sospeso dall’esercizio della professione e da qualunque altro incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonche’ da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori.
(AGI)