L’appello di Sea Watch si rivolge alla Comunita’ Europea: “Abbiamo bisogno di una riposta chiara, adesso. Anche in supporto alla dichiarazione della sicurezza nei porti e’ del sistema di distribuzione equa dei migranti”. “Chiediamo una risposta molto chiara – insiste Doerner – e che arrivi al piu’ presto possibile affinche’ questa situazione trovi una soluzione”(dall’inviata Annalisa Cretella).
Sono finiti i giri di parole, dopo 16 giorni in mare la dignità, che pure resta, fa trapelare la preoccupazione e l’esasperazione. Dalla Sea Watch 3, la nave della ong olandese che ha tratto in salvo 32 migranti, e che insieme all’imbarcazione di Sea Eye con a bordo 17 migranti, e’ ferma nelle acque territoriali maltesi in attesa di ricevere il permesso di attraccare in un porto, lanciano un appello. La portavoce Giorgia Linardi e il medico di bordo Frank Doerner fanno il quadro di quello che accade a bordo e di quello che potrebbe accadere da un momento all’altro, “è una situazione che potrebbe degenerare all’improvviso – spiega Linardi – Siamo molto preoccupati, perche’ temiamo che da un momento all’altro possa succedere qualcosa. E non possiamo continuare cosi’ se non per pochi altri giorni”.
I migranti, tra cui 3 bambini, “stanno mostrando resistenza e pazienza – continua Linardi – . Ma ci sono segnali che potrebbero far temere atti di autolesionismo. Vediamo il loro umore cambiare durante la giornata. Ho parlato stamattina con il dottore a bordo ed e’ molto preoccupato”. E infatti il dottor Doerner lo dice chiaramente: “La situazione a bordo sta diventando ogni giorno piu’ instabile. E il livello di stress sta aumentando”. “Potete immaginare che le persone sono già traumatizzate quando raggiungono le nostre navi – afferma il medico – e il fatto che le risposte non arrivano, diventa motivo di altro stress”. A peggiorare la situazione ci si mettono le condizioni meteo e del mare. “Le onde e il cattivo tempo stanno aumentando – spiega il medico – e ingigantiscono ancora di più i problemi di queste persone. E’ una situazione sfinente”.
L’unica risposta a questo appello ad accogliere la nave Sea Watch con a bordo 32 migranti, arriva solo dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris o quanto meno, la sua mail e’ l’unica che e’ riuscita ad arrivare nelle mani del capitano dell’imbarcazione umanitaria, nella quale dichiara pronto ad aprire il porto spiega- Giorgia Linardi, portavoce Sea Watch Italia – Il capitano ha accolto con grande piacere questo atto di solidarieta’.” Tuttavia andare a Napoli presupporrebbe una navigazione di alcuni giorni in condizioni sfavorevoli. Se potessimo evitare questa ulteriore odissea alle persone soccorse, sarebbe meglio”.
agi