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Overworking
Per Arthur Dent, il protagonista di Guida galattica per autostoppisti, la “normalità è quando riportiamo a casa il carro con i buoi”. Già, ma “cos’è normale? Cos’è casa? Cos’è buoi?”, gli facevano notare i compagni di avventure.
Si ritiene che la normalità abbia a che fare con la cultura alla quale si riferisce. Ciò che è normale per una determinata società, per dirla in maniera semplice, può non esserlo per un’altra. Per questo motivo non esiste una definizione universale del termine normale: alcuni ricercatori dell’Università di Yale, nel 2017, spiegavano che il comportamento considerato normale è un mix tra quanto avviene comunemente e quanto giudicato ideale.
Overworking
La Treccani aggiunge che, oltre ad aver a che fare con regolarità e consuetudine, la normalità si dimostra in situazioni e comportamenti “non eccezionali, casuali o patologici”. Proprio su questo punto, lo scorso weekend, è nata una discussione su Reddit, il sito Internet di social news sul quale gli utenti dialogano su diversi temi.
La domanda “Quali cattivi comportamenti (in inglese il post usava il termine toxic, ndr) sono giudicati normali dalla società?”, hanno raccolto oltre 22 mila risposte, offrendo alcune riflessioni interessanti.
Il peccato originale: la reperibilità sul lavoro 24 ore su 24
Su Reddit gli utenti scrivono e possono votare le risposte altrui: quella che ha raccolto il maggior numero di pareri favorevoli è di tal Guerrilla_Physicist: secondo lui, il comportamento malsano ma oramai considerato normale per eccellenza è quello dei datori di lavoro che si aspettano che “i dipendenti siano costantemente raggiungibili anche al di fuori dell’orario di lavoro o durante i periodi di pausa”. Sempre online, sempre a disposizione, sempre disposti a sacrificare il tempo libero e le persone amate in nome della produttività: è così, secondo gli utenti di Reddit, che i datori di lavoro immaginano – e pretendono – i propri dipendenti.
Overworking
Che succede se ci si nega? L’atteggiamento di chi dice no alle frequenti richieste che arrivano fuori orario viene percepito come un difetto, un peccato che può costare la reputazione e magari anche il posto di lavoro. È una sorta di stigma, insomma, da evitare a ogni costo: anche se il prezzo da pagare è proprio quello di essere operativi 24 ore su 24.
Tecnologia, ma non solo: l’origine dell’overworking
La tecnologia, certo: essere sempre connessi tra chat, social network, Slack, non aiuta a staccare a fine giornata. Ma l’overworking ha anche altre cause: “L’eccesso di lavoro viene idealizzato nei film e dalla televisione”, ha scritto un utente. “Far tardi in ufficio non significa fermarsi con i colleghi tra pizza, birra e lampi di genio”, quanto piuttosto “rimanere soli, sotto luci fluorescenti, sfiniti, stressati e sprecando l’occasione di trascorrere del tempo con i propri cari per un posto di lavoro che ti vede soltanto come un numero”.
Overworking
Mentre alcune aziende illuminate sperimentano le settimane di lavoro corte, di quattro giorni, altrove si continua a chiedere sempre di più ai dipendenti: “È ancora difficile far comprendere che bilanciare in maniera decorosa il lavoro e la vita privata è una soluzione più sostenibile a lungo termine” rispetto a spremere le energie dei propri dipendenti, è la riflessione di un altro utente.
L’altro fenomeno: il ghosting, cioè sparire all’improvviso
Dalla discussione su Reddit è emerso un altro atteggiamento apparentemente molto comune: è il ghosting, cioè l’abitudine a sparire, troncare ogni comunicazione senza fornire spiegazioni. Accade nei rapporti personali, certo, ma anche nel caso dei colloqui di lavori quando, dopo una sfilza di selezioni e di incontri, cade il silenzio. Niente notizie, nessuna risposta: spesso le candidature finiscono in un no comment.
Un atteggiamento che però non riguarda soltanto le aziende: proprio su Reddit un utente ha spiegato che l’azienda per la quale lavora ha subito lo stesso trattamento: “Abbiamo fatto i colloqui e assunto le persone, ma loro non si sono mai presentate. Ci è successo molte volte”. “È la naturale evoluzione delle cose – la risposta di un altro utente – Era soltanto questione di tempo”. Una normale vendetta?
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