(ANSA) – ROMA, 26 MAG – Il Consiglio regionale del Lazio ha
approvato all’unanimità (38 voti) il testo unificato concernente “Misure di sostegno per i genitori separati in condizione di
disagio economico e abitativo”, frutto della sintesi di due
proposte di legge presentate da Michela Califano (Pd) e Sergio
Pirozzi (FdI), sottoscritte anche da altri consiglieri.
Obiettivo della nuova legge è fornire un supporto ai genitori
che, a seguito della separazione, si trovino in difficoltà
economiche o con problemi abitativi, attraverso la promozione di
specifici protocolli d’intesa finalizzati a individuare
strumenti di flessibilità lavorativa che favoriscano le
relazioni familiari anche dopo la separazione, insieme a un
pacchetto di misure di sostegno per garantire un’esistenza
dignitosa e il recupero dell’autonomia abitativa del genitore in
stato di difficoltà economica.
Le risorse stanziate ammontano a quasi 4 milioni di euro per
il triennio 2021-2023 e sono destinate a finanziare misure di
sostegno economico e abitativo. Nella prima fattispecie
rientrano il riconoscimento di un credito di imposta da
utilizzare a compensazione delle somme corrisposte attraverso il
portale dei pagamenti elettronici ai fini della
compartecipazione alla spesa sanitaria; il contributo una tantum
di importo non superiore a 10mila euro, al genitore in
condizione di disoccupazione involontaria; il contributo una
tantum non superiore a mille euro per l’acquisto di medicinali
per l’infanzia per figli minori di tre anni (emendamento della
Lega). Fanno parte della seconda tipologia: un contributo non
inferiore a duecento euro, della durata di 12 mesi, per pagare
il canone di locazione; l’individuazione di immobili di
proprietà pubblica da destinare ad alloggi con canoni di
locazione agevolati; la promozione di protocolli d’intesa con
gli enti locali e gli enti pubblici e privati per alloggi a
canone agevolato.
Per accedere alle misure è necessario essere residenti nella
regione e trovarsi in condizione di difficoltà a seguito della
pronuncia dell’organo giurisdizionale all’obbligo di versamento
dell’assegno di mantenimento dei figli e di assegnazione della
casa all’altro genitore, con un reddito Isee non superiore a
ventimila euro. (ANSA).
Fonte Ansa.it