avvocatoinprimafila il metodo apf

Libia: comandante Aliseo telefona al figlio, ‘sto bene’

(ANSA) – PALERMO, 07 MAG – “Sto bene, non preoccuparti”. Una
telefonata di pochi minuti per rassicurare il figlio e
confermare che presto sarà a Mazara del Vallo con tutto il suo
equipaggio. È arrivata a tarda notte la telefonata che il
giovane armatore Alessandro Giacalone aspettava da ore. Solo
dopo le 23 ha avuto la possibilità di sentire suo padre
Giuseppe, il comandante del peschereccio Aliseo rimasto ferito
al braccio e alla testa ieri per i colpi d’arma da fuoco sparati
da una motovedetta della Guardia Costiera libica. “Sono stati
pochissimi minuti trascorsi al telefono satellitare di bordo,
durante i quali, dalla voce di mio papà, ho potuto constatare
che stava bene e che era rimasto ferito solo lievemente”, dice
il figlio all’ANSA.
    A soccorrerlo a bordo sono saliti i medici militari della
fregata Libeccio della Marina Militare. “Mio papà mi ha riferito
che i colpi d’arma da fuoco sono stati sparati ad altezza d’uomo
– spiega Alessandro Giacalone – e la prova è il fatto che alcuni
vetri della cabina di comando sono andati in frantumi. I cocci
lo hanno colpito alla testa, mentre un proiettile lo ha ferito
di striscio a un braccio”.
    L’Aliseo in queste ore sta facendo rotta verso il porto di
Mazara del Vallo dove dovrebbe arrivare all’alba di domani.
    A bordo i sette uomini d’equipaggio, compreso il comandante:
cinque sono italiani, due tunisini. Il motopesca era uscito
venti giorni fa per una lunga battuta di pesca del gambero
rosso. La zona dove ieri è avvenuto l’abbordaggio da parte della
motovedetta libica è particolarmente pescosa, battuta dai
pescherecci della marineria mazarese. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

Exit mobile version