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L’Italia chiude al traffico di esseri umani e pone l’Europa di fronte alle proprie responsabilità

Dopo il rifiuto di Malta, coi porti più vicini al luogo del soccorso, il ministro dell’Interno Salvini vieta lo sbarco nei porti italiani della nave Aquarius con 629 immigrati a bordo. “Stop al business dell’immigrazione clandestina”, tuona

Roma – Scontro tra Italia e Malta sui migranti. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha deciso di chiudere i porti italiani all’attracco della nave di una Ong, la Aquarius, che ospita a bordo 629 persone. In una nota congiunta, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e quello alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, hanno chiesto a Malta di “rispondere ufficialmente alla nostra richiesta di apertura dei suoi porti per il salvataggio delle centinaia di naufraghi presenti sulla nave“. Ma per il governo maltese l’isola “non ha competenza” su questo caso dato che il recupero dell’imbarcazione “è avvenuto nell’area di ricerca e salvataggio libico ed è stato coordinato dal centro di Roma“.

Quello di Salvini è il primo gesto dal forte impatto mediatico della lunga estate che attende il nuovo esecutivo giallo-verde, che la scorsa settimana ha incassato la fiducia del Parlamento. Una scelta netta, di rottura, nelle politiche sui migranti ed il Mediterraneo, destinata a far discutere, che guarda la regolamentazione e alle politiche europee di accoglienza e al dibattito su una loro eventuale modifica. “Tutti in Europa fanno gli affari propri, ora anche l’Italia rialza la testa. Stop al business schifoso dell’immigrazione clandestina“, ha scritto su twitter Salvini rilanciando l’hashtag #chiudiamoiporti

L’emergenza è stata affrontata nel corso del vertice a Palazzo Chigi sulle nomine dei sottosegretari tra il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice, Salvini e Di Maio.

Palazzo Chigi ha comunque disposto l’invio di due motovedette con medici a bordo. Conte ha contattato il premier maltese Joseph Muscat al quale, ha spiegato, “ho chiesto chiaramente che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà“. Ma “Muscat pur comprendendo la situazione, non ha assicurato alcun intervento anche in chiave umanitaria. Si conferma l’ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell’Europa, a intervenire e a farsi carico dell’emergenza“, ha precisato Conte, chiedendo un cambiamento radicale del regolamento di Dublino, perché, ha spiegato, “l’Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l’emergenza immigrazione“.

Intervistato da The Post Internazionale, l’ambasciatore maltese in Italia Vanessa Frazier ha ribadito la posizione di Malta: “Il nostro centro di coordinamento per il salvataggio non ha la competenza, e non e neanche l’autorità di coordinamento. La destinazione dei migranti dovrebbe essere la Libia o Lampedusa. E’ senz’altro una questione di principio. Malta non è in assoluto contraria all’accoglienza dei migranti, ma è necessario che vengano rispettate le regole, sempre”. “Con Salvini siamo molto in linea con la questione migranti. Ma questa volta ha sbagliato: la deve smettere di fare dichiarazioni forti e provocatorie come questa“.

L’Onu ha lanciato un appello, chiedendo “soluzioni rapide” per i migranti a bordo della nave. “Stati e attori coinvolti trovino soluzioni rapide che consentano ai migranti e rifugiati dell’Aquarius di essere sbarcati in modo sicuro e rapido. Il rallentamento delle operazioni mette a rischio la salute di centinaia di persone con urgente bisogno di assistenza“, si legge in un tweet di Unhcr Italia.

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