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Mafie: Ercolano ricorda Salvatore Barbaro, vittima innocente

(ANSA) – ERCOLANO (NAPOLI), 13 NOV – La città di Ercolano
(Napoli) ha ricordato Salvatore Barbaro, vittima innocente di
camorra ucciso il 13 novembre 2009 perché scambiato dai killer
per un affiliato al clan rivale solo perché aveva il suo stesso
modello di automobile. Oggi, nel corso di una cerimonia pubblica
nella piazzetta a lui dedicata, familiari e rappresentanti delle
istituzioni hanno voluto ricordare il sangue versato da un
giovane innocente, del tutto estraneo a logiche criminali,
garzone in salumeria con la passione per la musica deponendo un
fascio di rose bianche e una corona di alloro accanto alla targa
in suo nome, fatta erigere nel punto in cui trovò la morte.
    ”Oggi è una giornata importante e il sole che illumina
quella targa che è un segno che Salvatore è vivo” ha detto la
sorella Agnese, con accanto la madre Giovanna e il fratello
Mario. ”Salvatore purtroppo non tornerà più ma ci ha lasciato
la voglia di andare avanti e combattere nella nostra Ercolano”.
    Dopo una preghiera comune tenuta dal sacerdote Andrea De
Luca, Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano ha detto: ”Oggi
ricordiamo la vittoria della parte sana della città contro la
camorra. Ricordare una vittima innocente significa ricordare una
città che non apparteneva ai cittadini di Ercolano e un passato
che non tornerà più. Vogliamo affidare il futuro dei nostri
figli al turismo, alla cultura e alla legalità. E queste
cerimonie vogliono ricordare a tutta la città che il nostro
futuro sarà diverso e migliore rispetto al passato”.
    Il presidente dell’associazione antiracket FAI di Ercolano,
Pasquale Del Prete: ”Una vittima innocente, purtroppo non una
sola. C’è stato un lungo lavoro investigativo che ha fatto luce
su tutta la vicenda e ha ristabilito la giustizia. La famiglia
di Salvatore ha avuto giustizia perché c’è stata una
mobilitazione generale per supportare la verità”. Del Prete ha
rivolto un pensiero anche alle ultime due giovani vittime
incensurate Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, uccisi a
Ercolano la notte del 29 ottobre. Alla cerimonia presenti
l’antiracket cittadina, coordinamento provinciale Libera Napoli,
Radio Siani, Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e
Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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