avvocatoinprimafila il metodo apf

Malta, il colore del mare e le sue meravigliose coste. E’ il centro della corruzione e del malaffare

Il libro di Carlo Bonini “L’isola assassina” intende far luce sulla morte della giornalista Daphne Caruana Galizia che aveva denunciato nei suoi scritti il malaffare dominante sull’isola. Il tutto con l’ok dell’Unione Europea. Che ha chiuso gli occhi

“There are crooks everywhere you look. The situation is disperate”. “Ci sono corrotti ovunque voi volgiate lo sguardo. La situazione è disperata”. Sono le ultime parole comparse nel  blog Runnin Commentary che per anni è stata l’unica spina sul fianco del potere maltese. Ed è anche l’ultimo appello di Daphne Caruana Galizia la giornalista uccisa da una bomba a  nord di Malta che ha fatto saltare in aria la sua Peugeot 108 mentre lei era a bordo. Aveva 53 anni ed era una giornalista scomoda. Importanti le sue inchieste sull’evasione fiscale internazionale, che hanno legato l’isola ai Panama Papers. Un tempo baluardo contro gli Ottomani oggi Malta (Stato della Ue che fa parte dell’Eurozona) non è nota solo per le magnifiche coste ed il colore del suo mare. L’isola che dista a 90 chilometri dall’Italia ed è poco più grande dell’isola d’Elba, oggi è la porta d’ingresso per oligarchi del Caucaso ex sovietico, trafficanti di petrolio, riciclatori di denaro sporco, boss del gioco d’azzardo. Le leggi si infrangono e qui non esiste l’etica politica. Mentre l’Europa osserva indiferrente questa falla micidiale aperta alla corruzione e al malaffare mondiale. Carlo Bonini con “L’isola assassina. La sfida di Daphne al cuore corrotto dell’Europa” (Editore Feltrinelli) vuole far luce su chi ha ucciso l’inarrendevole giornalista d’inchiesta. Malta è “lo Stato nel Mediterraneo che fa da base pirata per l’evasione fiscale nell’Unione europea”, ha scritto la giornalista nei suoi Maltafiles.  Negli ultimi dieci anni ha drenato all’economia dell’Unione europea 8,2 miliardi di euro.  Carlo Bonini si mette sulle tracce delle indagini di Daphne per riprendere le fila della coraggiosa inchiesta internazionale che ha rivelato il centro di un sistema inquietante di elusione fiscale, corruzione e crimine organizzato. E nella ricostruzione della storia tragica di una grande giornalista mostra che il cuore corrotto dell’Europa si trova nella sua periferia, eppure riguarda il giro d’affari di tutta l’Unione. La storia di Daphne è la storia di Malta e del marcio che la politica europea preferisce ignorare. I ricconi di tutto il mondo sono disposti a spendere 650 mila euro per comprare il passaporto, cioè la cittadinanza europea. In modo tale che questi “signorotti” possano circolare e trafficare in tutti i Paesi dell’Unione. Nel 2014, primo anno del Governo Muscat, Malta avrebbe venduto passaporti per 500 milioni di euro, equivalenti a circa il 16 per cento del bilancio dello Stato.

foto sotto: l’isola di Malta..meta di corrotti e mafiosi (isoladimaltavacanze.com) 

Exit mobile version