“Una vicenda incredibile quella che vede coinvolto il noto imprenditore Antonio Di Fazio. Partendo dal presupposto che ognuno è innocente fino a sentenza passata in giudicato e che non bisogna mai sbilanciarsi in giudizi affrettati, è pur vero che, stando alle notizie diffuse, sono molti e molto gravi gli elementi di prova a suo carico. Si tratta, come già visto in altri casi, di situazioni di presunte violenze contro giovani donne in cui il potere, il denaro e le sostanze stupefacenti o narcotizzanti sembrano giocare un ruolo importante. Ora, si tratterà di capire se e quali misure cautelari saranno adottate nei confronti di Di Fazio e se, come gli inquirenti ritengono, vi siano altre ragazze che potrebbero aver vissuto la stessa violenza denunciata dalla studentessa. Quello dei reati sessuali è un problema molto grave che in Lombardia e a Milano sta vivendo una notevole escalation e che troppo spesso viene ascritto alla medesima stregua di altri delitti simili per entità di pena edittale, mentre si tratta di fattispecie in cui l’impronta psicofisica del soggetto, intesa come personalità criminale, assume un peso considerevole nella dinamica del fatto di reato”. Lo ha dichiarato Elisabetta Aldrovandi, avvocato e responsabile dell’Osservatorio Sostegno Vittime di Violenza.