(ANSA) – MILANO, 07 GEN – Non vi è “prova certa” della
responsabilità del cantante Marco Carta e pertanto anche la
Corte d’Appello di Milano aderisce “integralmente alla
motivazione” dell’assoluzione di primo grado che è anche “pienamente condivisibile” sotto il profilo della “ricostituzione dei fatti”. Lo scrivono i giudici, presieduti da
Giuseppe Ondei, motivando la decisione con cui, nell’ottobre
scorso, hanno confermato la sentenza con cui il Tribunale, un
anno prima, aveva mandato assolto l’ex vincitore di Amici ed X
Factor, accusato di avere rubato 6 magliette del valore di 1.200
euro il 31 maggio 2019 alla Rinascente di piazza del Duomo.
Nel provvedimento si legge che “rimane tuttora ragionevole”
la “prospettazione più favorevole all’imputato”, ovvero la sua
estraneità ai fatti, come ha sempre ribadito pure il suo
difensore, l’avvocato Simone Ciro Giordano.
Ad assumersi la responsabilità del furto era stata Fabiana
Muscas, l’amica 54enne del cantante che si trovava con lui nel
grande magazzino e che nel frattempo è stata ammessa
all’istituto per la messa alla prova, svolgendo lavori di
pubblica utilità. (ANSA).
Fonte Ansa.it