“Incontro proficuo quello tra ANIR-Confindustria (l’associazione nazionale imprese di ristorazione collettiva aderenti a Confindustria) e il ministro all’Istruzione Azzolina per fare il punto sullo stato dei servizi di refezione scolastica durante l’emergenza Covid. Un periodo che, a partire dal primo lockdown, ha messo a dura prova il comparto con una flessione dei fatturati per il 2020 pari a circa il 70% rispetto all’anno precedente e con la cassa integrazione per 40mila addetti. Trovando un ministro estremamente sensibile al tema della refezione scolastica come parte integrante nella vita sociale, educativa e per la corretta nutrizione degli studenti, abbiamo esposto le difficoltà delle nostre aziende che hanno visto stravolgere le modalità di erogazione dei pasti, e i costi sostenuti, per adeguare il servizio alle misure anticontagio. Già dal gennaio 2021 la popolazione scolastica potrebbe tornare a pieno regime, e nonostante le difficoltà saremo pronti a servirla, ma occorre ottimizzare i presìdi di erogazione e pensare un indennizzo alle aziende con i fondi resi disponibili dai servizi non erogati per consentirci una ripresa efficiente, e rispondente alle condizioni di sicurezza e salubrità per operatori e utenti. ANIR, avviando un dialogo con il Ministero, ha chiesto inoltre di partecipare all’istituendo Tavolo nazionale permanente presso la Direzione Generale del Ministero dell’Istruzione come Associazione di categoria Confindustriale referente del settore per la refezione scolastica”.
Lo dichiara Massimiliano Fabbro, presidente di ANIR-Confindustria, l’associazione nazionale imprese dei servizi di ristorazione collettiva aderente alla federazione Confindustria Servizi HCFS che ha guidato la delegazione composta dai Vicepresidenti Ladisa e Fusco e dal Segretario Generale Valente.