Dopo il recente messaggio apparso un mese fa dopo l’apparizione a Marja Pavlovic, il sacerdote Don Renzo Lavatori – assiduo frequentatore nei vari pellegrinaggi presso la Madonna di Medjugorje – ha commentato sul portale “La Luce di Maria” le ultimissime parole della Vergine Maria recapitate dalla veggente presso l’intera comunità cristiana. «Interessante vedere come Maria si pone in atteggiamento di gratitudine anzitutto verso Dio il suo Signore. Ma quale il motivo di tale ringraziamento? Lo dice espressamente: Ella ringrazia Dio per il dono che le ha fatto dei suoi figli e apostoli, non solo in senso generico e massiccio, ma propriamente per ognuno di essi come se ciascuno fosse una perla vivente rilasciata da Dio nel suo grembo materno: “Cari figli! Ringrazio Dio per ciascuno di voi. In modo particolare, figlioli, grazie per aver risposto alla mia chiamata”». Nella Madonna si può intravedere tanto l’angoscia per i tempi di oggi quanto l’emozione per la sua generosa maternità divina: ancora Don Renzo spiega «Ella ci fa vedere quello che ci aspetta nel nostro cammino futuro, parlando di tempi nuovi: “Io vi preparo per i tempi nuovi affinché siate saldi nella fede e perseveranti nella preghiera”. Ma che cosa sono i tempi nuovi e cosa Ella intende dire con questa espressione? Si capisce che non si tratta semplicemente di questioni materiali e di benessere fisico e sociale o economico o anche culturale, ma, più profondamente, si tratta dei tempi nuovi rispetto a quelli attuali così nebulosi e sofferenti, così angosciosi e minacciosi». L’invito della Madonna è per rimanere saldi nella fede, confidando nella bontà del progetto divino «nella potenza e giustizia di Dio, che solamente ha il potere di trasformare il male in bene, l’odio in amore, la morte in vita, la realtà carnale nella vitalità dello Spirito».
L’ATTESA PER IL MESSAGGIO DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE
Come ogni 25 del mese è attesto anche per oggi il messaggio che la Madonna di Medjugorje consegnerà in dote alla veggente Marja Pavlovic durante l’apparizione odierna: dalla conversione alla preghiera, passando per l’accento posto sempre sul ruolo “positivo” che può donare l’amorevole “maternità” della Regina della Pace su tutti i suoi figli, fedeli o laici che siano. Nel messaggio riportato lo scorso 25 giugno, la Madonna donò al mondo intero un intensa proposta di conversione sorretta sui valori dello Spirito Santo e della pax cristiana contro il pericolo costante di guerra e odio: parole semplici, brevi che però risuonarono in una situazione mondiale del tutto descritta dall’invito della Regina della Pace di Medjugorje «Cari figli! Ringrazio Dio per ciascuno di voi. In modo particolare, figlioli, grazie per aver risposto alla mia chiamata. Io vi preparo per i tempi nuovi affinché siate saldi nella fede e perseveranti nella preghiera, affinché lo Spirito Santo operi attraverso di voi e rinnovi la faccia della terra. Prego con voi per la pace, il dono più prezioso, anche se satana vuole la guerra e l’odio. Voi, figlioli, siate le mie mani tese e camminate fieri con Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata». Sul portale Medjugorje.ws dove appaiono preghiere e informazioni legate al Santuario bosniaco, ieri campeggiava un passaggio di un messaggio del 25 aprile 1995 tutt’altro che “passato”: «Oggi vi invito all’amore. Figlioli, senza l’amore non potete vivere ne con Dio ne con i fratelli. Perciò vi invito tutti ad aprire i vostri cuori all’amore di Dio che è tanto grande ed aperto per ognuno di voi».
MESSAGGIO MADONNA DI MEDJUGORJE: IL LUOGO E LO SPIRITO
L’amore come “antidoto” alla guerra e al male non è solo un messaggio di “buona speranza” ma è il contenuto più prossimo e vicino del cristianesimo: la Madonna ai veggenti di Medjugorje e a tutto il mondo di fedeli pellegrini continua incessantemente a ricordare come la lieta vicinanza nei rapporti di tutti i giorni, l’accettazione del dolore e il perdono del peccato rappresentano l’occasione unica per la conversione del cuore e dell’anima necessaria alla salvezza personale e universale. Negli scorsi giorni ha parlato l’arcivescovo polacco Hoser inviato dal Papa come visitatore e rappresentante del Vaticano nella comunità di Medjugorje e ha ribadito anche lui questi semplici “concetti”: «È stato un anno intenso, tutto nel segno della Madonna. Medjugorje è un riferimento di preghiera internazionale dove si toccano con mano straordinari frutti spirituali. Mi riferisco ad esempio alle conversioni, alle vocazioni sacerdotali e religiose, alle incessanti confessioni. Non ritengo ci siano tracce di eresia» ha spiegato l’inviato di Papa Francesco ad un anno dalla nomina ed inizio del suo nuovo incarico delicatissimo al centro del Santuario più discusso al mondo. «La gente dice di avvertire la presenza della Madonna – racconta ancora Hoser –. Ma l’aver consentito i pellegrinaggi non va interpretato come un’autenticazione dei noti avvenimenti legati al nome di Medjugorje. Questo è un luogo, benedetto da Dio, di incontro e di dialogo con il Signore attraverso la Vergine, marcato dal silenzio, dal Rosario, dalla meditazione, dalla catechesi, dalla celebrazione dei Sacramenti, in particolare l’Eucaristia e quello della Riconciliazione».