(ANSA) – MILANO, 15 DIC – Aveva riempito le stanze che
affittava a delle ragazze della casa, in cui lui stesso viveva,
con micro telecamere, piazzate persino nel bagno, per filmare “a
più riprese immagini di intimità” di almeno tre giovani, mentre
altre due inquiline, nel marzo 2019, erano riuscite per caso a
scoprire l’esistenza di quelle telecamere e a denunciare tutto.
Con l’accusa di “interferenze illecite nella vita privata” un
64enne, difeso dal legale Andrea Benzi, è stato mandato a
processo con citazione diretta a giudizio dal pm di Milano
Isabella Samek Lodovici.
Il processo, davanti alla prima sezione penale, si aprirà
domani e le ragazze sono parti civili (tra i legali l’avvocato
Marco Ventura). Nel marzo di un anno fa una delle ragazze che
viveva in affitto nell’appartamento di viale Fulvio Testi, come
ha messo a verbale un’altra coinquilina russa, “ha iniziato a
guardarsi intorno” nel bagno “scoprendo l’esistenza di una micro
camera nascosta, installata dietro una pianta finta posizionata
sul mobile vicino allo specchio”.
Ha controllato, poi, anche nella sua camera da letto “scoprendo anche lì una micro camera nascosta sopra l’armadio,
tra due scatoloni, che inquadrava il letto”. Infine, ha spiegato
ancora la giovane alla polizia, “siamo andati nella mia stanza
dove abbiamo trovato una terza telecamera”. (ANSA).
Fonte Ansa.it