(ANSA) – OLBIA, 25 SET – Sembrano destinate a tardare
ulteriormente le operazioni di sbarco nel molo Cocciani del
porto industriale di Olbia dei 125 migranti a bordo della nave
Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye.
Partita ieri intorno alle 18.30 dal porto di Arbatax, in
Ogliastra, avrebbe dovuto impiegare 12 ore per raggiungere lo
scalo gallurese, ma al momento l’imbarcazione è ancora lontana
dalla rada.
Sul posto sono già presenti le forze dell’ordine che dovranno
supportare la Protezione civile nelle operazioni di
tamponanento, screening e identificazione dei migranti, partiti
dalla Libia e da giorni in cerca di un porto sicuro, con
Germania, Francia, Malta e Italia che si rimbalzavano la
responsabilità della loro gestione. Da quanto è stato possibile
apprendere sinora, i passeggeri dell’Alan Kurdi saranno smistati
in diverse strutture tra la provincia di Sassari e il resto
della Sardegna per un periodo di quarantena sanitaria.
Proprio a Olbia, da qualche giorno, tutti i vigili urbani e il
personale della Protezione civile, circa 80 persone, sono in
quarantena domiciliare dopo che un agente della Polizia locale è
risultato positivo al coronavirus. Per questo motivo è possibile
che in queste ore venga chiamato in servizio al porto di Olbia
personale di altri Comuni limitrofi. (ANSA).
Fonte Ansa.it