(ANSA) – CAGLIARI, 23 GEN – Di fronte all’aggravarsi
dell’emergenza umanitaria lungo la rotta balcanica la Caritas
diocesana di
Cagliari, su indicazione dell’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi,
promuove una raccolta fondi per
sostenere l’intervento portato avanti da Caritas Italiana a
favore dei migranti bloccati nel campo di Lipa, nel nord-ovest
della Bosnia. Si tratta di circa 900 persone che vivono in una
situazione di estrema
precarietà, aggravata dalle difficili condizioni metereologiche.
Nei giorni scorsi, anche la Diocesi locale – attraverso la voce
del vescovo di Banja Luka – ha lanciato un appello chiedendo a
tutti i rappresentanti politici di “lavorare insieme, con
l’aiuto materiale della comunità internazionale, per risolvere
questa catastrofe umanitaria in modo positivo ed efficace, il
prima possibile”.
Caritas Italiana sta intervenendo con la distribuzione di cibo,
di abbigliamento invernale (scarpe, giacche a vento, sciarpe,
cappelli) e di legna da ardere, per consentire ai migranti di
scaldarsi grazie alla solidarietà di molte persone. “Di fronte a
tale emergenza – sottolinea il direttore della Caritas diocesana
don Marco Lai – non si può stare a guardare, ma occorrono
interventi concreti di solidarietà, sperando che, oltre a essa,
ci sia una presa di coscienza politica capace di trovare una
soluzione per queste persone bloccate alla frontiera balcanica.
L’invito è a evitare raccolte di beni materiali (viveri,
vestiario, etc.), ma a contribuire alla raccolta fondi che andrà
a sostenere le progettualità già portate avanti da Caritas
Italiana a favore di queste persone”.
Per contribuire alla raccolta fondi si potranno da subito
versare le offerte sui conti della Caritas diocesana,
specificando nella causale: “Colletta emergenza profughi
Balcani”:
Arcidiocesi di Cagliari – Caritas Diocesana: BANCA INTESA SAN
PAOLO – IBAN IT26 V030 6909 6061 0000 0070 158; BANCOPOSTA –
conto n° 001012088967 (per versamenti con bollettino postale) –
IBAN IT87 Z076 0104 8000 0101 2088 967 (per versamenti con
bonifico). (ANSA).
Fonte Ansa.it