(ANSA) – CAGLIARI, 16 NOV – Notte di violenza al Centro di
accoglienza per migranti di Monastir (Cagliari), dove
attualmente sono ospitate circa 200 persone.
Un gruppo di algerini si è scontrato, arrivando più volte alle
mani e lanciandosi contro anche alcuni oggetti. Quattro persone
sono rimaste lievemente ferite.
“La tensione è alle stelle – denuncia Luca Agati, segretario
provinciale del Sap Cagliari – abbiamo dovuto gestire violenti
scontri”.
I responsabili delle risse sono stati identificati e denunciati,
ma quello che preoccupa di più il sindacato, che ha inviato una
lettera al Questore, è il problema legato al Coronavirus. “Sono
più di quindici giorni che non vengono effettuati i tamponi ai
nuovi sbarcati – evidenzia ancora Agati – abbiamo stipate più di
duecento persone, giunte in momenti diversi, che vivono in
totale promiscuità senza conoscerne le ipotetiche cariche
virali. Monastir è un potenziale covo di malati, un ipotetico
focolaio di infetti che ogni giorno entra in contatto con tutti
gli operatori delle forze di polizia. Ogni giorno che passa
senza i dovuti accertamenti sanitari, è un giorno di rischio in
più, una terribile scommessa con il fato”.
E il sindacalista rincara la dose. “I migranti come accaduto
stanotte si armano, rompono tutto, si propongono con
spavalderia, scavalcano in continuazione uscendo dalla
struttura. Cosa deve accadere affinché si ponga rimedio a questa
vergogna?”. (ANSA).
Fonte Ansa.it