Dino Tripodi in quel momento stava parlando al telefono. Ha captato un grido di aiuto “Il mio amico sta morendo!” ed è corso a vedere. Il suo intervento tempestivo ha salvato la vita al ragazzino, che ora sta bene
Milano – Siamo al campo di calcio di via Famagosta, a Milano. Un ragazzino di 12 anni si sente male. Tripodi, che allena i bambini ad Assago, è il primo ad accorgersi di quello che sta succedendo: “Aiuto, il mio amico sta morendo“. L’uomo non ci pensa un secondo e si precipita a praticare il massaggio cardiaco al dodicenne, salvandogli la vita.
Nel posto giusto al momento giusto. Dino Tripodi, 49enne di Buccinasco, hinterland di Milano, allena la squadra di calcio giovanile del Gs Assago. Il destino ha voluto che fosse al posto giusto al momento giusto: come riporta il Giorno, era lì per assistere alla partita del figlio. Poco distante dei bambini si stavano riscaldando in attesa della partita dei più grandi. Poi, il grido di aiuto: per terra, riverso sull’erba, c’era un ragazzino privo di sensi, con la bava alla bocca. Senza perdere un attimo l’uomo – che aveva frequentato un corso di primo soccorso – ha iniziato a praticargli il massaggio cardiaco, chiedendo a un altro ragazzo di cercare di aprire la mascella serrata del dodicenne.
“Nel momento in cui ho visto quel ragazzino aprire gli occhi, mi è salito un brivido e sono scoppiato a piangere”
Non chiamatemi eroe. Fortunatamente il suo intervento tempestivo ha sortito l’effetto desiderato: il ragazzino ha aperto gli occhi e poi è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dall’ambulanza arrivata nel frattempo. Ora sta bene: “Quando sono arrivato ho visto il bambino con la faccia nell’erba, era caduto, non rispondeva, era come paralizzato. L’ho rianimato e poi ho pregato. Quando l’hanno caricato sull’ambulanza mi sono inginocchiato, l’adrenalina è scesa tutta di colpo, mi sono messo le mani in faccia. Non mi ero reso conto di nulla, si è avvicinato uno degli altri genitori e mi ha detto: gli hai salvato la vita. E lì ho realizzato“.
Il 49enne non vuole essere chiamato eroe, ma il suo gesto non è passato inosservato: anche il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, lo ha chiamato per ringraziarlo. Tripodi continua però a ripetere di aver agito “come avrebbero fatto tutti“: “Ho due bambini, la prima cosa che ho pensato è che potevano esserci loro a faccia in giù su un campo da calcio“.