(ANSA) – ROMA, 22 NOV – E’ fissato per il prossimo 27 gennaio
davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma il processo a carico
di Abdulaziz Rajab, il pusher siriano accusato di della morte di
Maddalena Urbani, la figlia ventunenne del medico-eroe Carlo
Urbani che per primo isolò virus della Sars. Per lui e per una
amica della Urbani, Kaoula El Haouzi, la Procura ha chiesto ed
ottenuto il giudizio immediato per il reato di omicidio
volontario con dolo eventuale. La ragazza fu trovata priva di
vita nell’abitazione del pusher il 27 marzo scorso. La ragazza
morì a causa di una overdose di droghe e farmaci. Nel capo di
imputazione il pm scrive che i due “in concorso” hanno “cagionato il decesso di Urbani con le condotte consistite
nell’omettere di far pervenire tempestivi e adeguati soccorsi
sanitari, che avrebbero consentito di evitare l’evento letale,
nonostante che la sintomatologia di intossicazione e comunque di
severo malessere si fossero manifestate già nelle ore serali del
giorno precedente, mentre la Urbani si trovava presso
l’abitazione di Rajab insieme all’amica El Haouzi, con cui vi si
era recata partendo da Perugia”. Nell’ottobre scorso il pusher,
difeso dall’avvocato Andrea Palmiero, era stato condannato a 2
anni e 8 mesi per detenzione di droga finalizzato allo spaccio
in quanto erano state trovate nella sua abitazione alcune dosi
di eroina. (ANSA).
Fonte Ansa.it