(ANSA) – NAPOLI, 14 NOV – ll Comune di Napoli è pronto a
sostenere con la distribuzione di pacchi alimentari e di beni di
prima necessità le famiglie più a rischio, e che vivono di
economia sommersa e che con l’entrata in vigore delle
restrizioni della zona rossa perdono qualsiasi forma di guadagno
e di reddito. ”In questi mesi da maggio a ora non ci siamo mai
fermati – afferma l’ assessore al Welfare, Monica Buonanno –
abbiamo lavorato con associazioni e grandi aziende per
proseguire la raccolta di beni di prima necessità e di generi
alimentari così da essere pronti per un’eventuale seconda ondata
e per fare i conti con misure restrittive e siamo pronti grazie
all’aiuto dei servizi sociali territoriali anche se al momento
non possiamo contare su risorse nazionali”.
Diversi i canali di distribuzione: da quelli istituzionali, come
la partecipata ” Napoli Servizi”, al volontariato con cui
l’amministrazione collabora. Con Emergency è stato avviato un
partenariato. Il Comune ha già chiesto agli uffici dei Servizi
sociali delle Municipalità gli elenchi, nel rispetto delle norme
sulla privacy, delle famiglie che si sono presentate perché in
situazione di difficoltà alimentare. ”Il nostro obiettivo –
aggiunge l’assessore – è ovviamente riuscire a raggiungere il
maggior numero di famiglie in difficoltà, ma oltre ai canali
della solidarietà è necessario che il Governo stanzi risorse
così come durante la prima ondata con il provvedimento della
Protezione civile per l’erogazione dei buoni spesa. La nostra
piattaforma è già pronta”. Per i buoni spesa, durante il
lockdown, al Comune di Napoli furono assegnati 7 milioni e
600mila euro. a cui si aggiunse un milione del bilancio comunale
e donazioni sul fondo ‘Cuore di Napoli’ istituito
dall’amministrazione. Risorse con cui si riuscirono ad erogare
buoni spesa a circa 30 mila nuclei familiari. Per l’emergenza
l’amministrazione potrà contare anche, una volta approvato il
bilancio di previsione, su 80 mila euro ricevuti da Anci con lla
cordata solidale ‘Insieme per fermare il Covid”, avviata a
marzo da Anci, Asi e Unicef con la cabina di regia ‘Benessere
Italia’ della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha
raccolto 1,5 milioni di euro. (ANSA).
Fonte Ansa.it