(ANSA) – NAPOLI, 06 MAR – “A Napoli su 110 medici del 118
circa 75 potrebbero lasciare. Significherebbe fare solo
trasporto in ospedale e non curare più le persone all’arrivo sul
posto”. Lo afferma Giuseppe Galano, direttore del 118 a Napoli e
coordinatore della Campania, riferendosi all’intenzione di molti
medici di lasciare l’emergenza dopo la sentenza che impone loro
di restituire i compensi integrativi degli ultimi anni.
“Non togliendo dignità all’infermiere – spiega Galano – devo
però ricordare che non può fare per legge la diagnosi e la
terapia, quindi a quel punto tutti coloro che chiamano il 118
verranno trasportati in ospedale. Lo dico anche come esortazione
ad avere attenzione a questo problema che non può limitarsi a
integrare indennità per il futuro ma deve risolvere
assolutamente il recupero del pregresso che si aggira a circa
100.000 euro a medico. Non si può ripagare una classe
professionale come i medici del 118 in questa maniera, credo che
tutti abbiamo giudicato questi uomini come eroi e ora li
trattiamo come evasori”. Galano sottolinea che “fermo restando che sono convinto che
ci sia un problema burocratico amministrativo che si può
risolvere, la mancanza del medico del 118 potrebbe aggravare i
problemi del pronto soccorso, cosa che un sistema messo alla
prova dal covid non potrebbe sopportare. Cito un dato: solo
l’anno scorso abbiamo curato circa 20.000 interventi, tra cui
molti covid, curato sul posto senza portarli in ospedale. Questo
filtro fondamentale che ha fatto il 118 se dovesse venire meno
ci metterebbe davvero in difficoltà. Forse una soluzione
potrebbe essere cambiare lo status dei medici del 118, non più
convenzionati ma assunti dalle Asl, in modo di dare diritti e
piena stabilità ai loro compensi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it