(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 29 GEN – Beni per oltre due milioni
di euro sono stati sequestrati dalla Direzione distrettuale
antimafia di Reggio Calabria all’imprenditore Domenico Musolino,
di 45 anni, indiziato di contiguità con la ‘Ndrangheta. Il
provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione
del Tribunale che ha accolto la richiesta formulata dal
procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Gaetano Paci e
dal sostituto della Dda Stefano Musolino.
La guardia di finanza ha sequestrato un’impresa individuale e
relativo compendio aziendale, 12 immobili, rapporti finanziari e
quote societarie. Tutto era riconducibile all’imprenditore che è
stato rinviato a giudizio nel processo “Rupes” con l’accusa di
associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati
contra la pubblica amministrazione, concorso in turbativa
d’asta. Musolino, inoltre, è stato rinviato a giudizio anche nel
processo “Camaleonte”, per corruzione e associazione a
delinquere, e nel processo “A ruota libera” per concorso in
truffa aggravata ai danni di un ente locale e frode nelle
pubbliche forniture, attività organizzata per il traffico
illecito di rifiuti, nonché per associazione per delinquere.
Tutti reati che, secondo la Procura di Reggio Calabria, sono
aggravati dalla finalità di agevolazione alla ‘Ndrangheta.
Il sequestro è il risultato di indagini
economico-patrimoniali sul conto di Musolino e dei suoi
familiari. Indagini che la Dda ha affidato al Gico del Nucleo di
polizia economico finanziaria. L’attività investigativa ha
consentito di accertare la sussistenza di una significativa
sproporzione tra il profilo reddituale e quello patrimoniale
dell’imprenditore e dei suoi parenti. (ANSA).
Fonte Ansa.it