(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 20 MAR – Cinque persone sono state
arrestate dai carabinieri di Palmi per il favoreggiamento di
Domenico Romeo, il latitante di Sinopoli catturato nel febbraio
dello scorso anno a Sant’Eufemia d’Aspromonte dove si era
rifugiato e dove si trovava con la moglie e il figlio.
Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un provvedimento
emesso dal Gup su richiesta della Dda di Reggio Calabria. In
carcere sono finiti i fratelli Antonio e Francesco Alvaro, di 22
e 23 anni mentre ai domiciliari Domenica Alvaro, di 33 anni,
Biagio Versaci (47), e la moglie di quest’ultimo, Maria
Francesca Cammaroto (40).
Il blitz è scattato stamane all’alba dopo che il
procuratore Giovanni Bombardieri, l’aggiunto Gaetano Paci e il
pm Giulia Pantano hanno chiuso il cerchio sui favoreggiatori di
Romeo che, per sei mesi si era reso irreperibile ed era
ricercato dalla Dda di Genova per traffico internazionale di
stupefacenti aggravato dalle finalità mafiose nell’ambito
dell’indagine “Buon vento genovese” della guardia di finanza.
L’inchiesta, che ha portato agli arresti di oggi, ha consentito
di scoperchiare l’articolato ed organizzato sistema messo a
punto dagli indagati per favorire la latitanza di Romeo. Un
sistema che ha garantito a quest’ultimo di potersi incontrare
pure con i suoi familiari.
Attraverso movimenti e trasbordi da un’autovettura all’altra,
infatti, sua moglie Angela Lirosi, il figlioletto di soli 17
mesi e anche i genitori di Romeo venivano condotti sino al covo
del latitante.
Stando alle indagini, il latitante aveva a disposizione un
immobile di proprietà di Domenica Alvaro ma anche telefoni
dedicati con cui comunicare con i suoi familiari. (ANSA).
Fonte Ansa.it