La furia dell’acqua ha travolto e ucciso un migliaio di animali tra pecore e mucche e centinaia di ettari di agrumeti sono allagati. Sono inoltre ingenti i danni alle abitazioni e strutture rurali, molte le famiglie evacuate. Un 2018 da dimenticare
La furia dell’acqua ha travolto e ucciso un migliaio di animali tra pecore e mucche e centinaia di ettari di agrumeti sono allagati. E’ il primo bilancio tracciato dalla Coldiretti sugli effetti del maltempo che ha provocato in Calabria lo straripamento del fiume Crati nel territorio di Corigliano Rossano, nel Cosentino. Sono decine le famiglie evacuate e danni si contano anche per le abitazioni e le strutture rurali. Immediatamente, il Consorzio di Bonifica di Trebisacce – informa Coldiretti – si e messo a disposizione della Protezione Civile attivandosi con uomini, mezzi e risorse proprie per le immediate opere di messa in sicurezza dell’argine e cosi di ridurre il rischio residuo ed evitare ulteriori tracimazioni e danneggiamenti a seguito di un eventuale nuove ondate di piena. Ora è importante che si attivino tutte le forze per prestare soccorso alle persone e agli animali che popolano la zona nonchè – l’attivazione – sottolinea Coldiretti – di tutte le procedure idonee per affrontare la grave emergenza. Di fronte ai cambiamenti atmosferici che si manifestano con una più elevata frequenza di eventi estremi violenti occorre intervenire – conclude la Coldiretti – con un grande piano per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, in un situazione in cui in Italia ci sono oltre 7 milioni di persone che risiedono in territori a rischio idrogeologico per alluvioni (6 milioni) o frane (1 milione) che interessano ben il 91% dei comuni italiani, secondo l’Ispra.
Foto sotto: pecore e mucche uccise dal maltempo (guidominciotti,blog.ilsole24ore,com)