2642 barche di tutte le tipologie e dimensioni iscritte per la 50° edizione della Barcolana. Nata in sordina, con 52 imbarcazioni partecipanti, ha trasformato il proprio trofeo nel più ambito al mondo. Chi vincerà questa storica edizione?
La grande festa di Trieste, con oltre 2.642 barche iscritte, è pronta per il via. Domani mattina alle 10.30, dopo il passaggio della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, prevista alle 10.10, la regata più grande del mondo partirà imbiancando di vele il Golfo di Trieste con i suoi 25 mila partecipanti. Il Cinquantenario della regata, la presenza di Nave Vespucci, gli oltre quattrocento eventi a terra e in mare organizzati dalla Società Velica di Barcola e Grignano con un team di sponsor, a partire da Assicurazioni Generali, ha attirato un numero record di imbarcazioni, di velisti e di pubblico. Il numero finale degli iscritti sarà noto solo domani mattina: come da tradizione, infatti, la Barcolana raccoglie anche gli ultimi armatori che via mare raggiungono Trieste all’ultimo minuto per essere parte della interminabile festa.
“La Società Velica di Barcola e Grignano – ha dichiarato questa sera il presidente Mitja Gialuz – ringrazia tutti gli armatori che hanno scelto di essere parte di questa grande festa in mare e a terra. Abbiamo lavorato tanto e promosso con grande passione il nostro evento in tutta Europa, e il messaggio di ecosostenibilità collegato al Cinquantesimo. I padri fondatori della regata, cinquant’anni fa, al via ebbero 51 imbarcazioni: domani saremo in decine di migliaia di velisti. Voglio dedicare ai soci della Società, a coloro che fondarono la società velica e alle loro famiglie, questa grande edizione della regata, che porta Trieste al centro dell’attenzione”. Ma chi taglierà per primo il traguardo?
Vincere la Barcolana significa essere primi nella regata più grande del mondo: il defender, Spirit of Portopiccolo, vede a bordo un Dream team locale della vela made in Friuli Venezia Giulia, composto dai fratelli Gabriele e Furio Benussi, Lorenzo Bressani e Alberto Bolzan. Sono loro i favoriti, ma c’è lo sfidante: Cqs Tempus Fugit, che porta sulla randa il logo di Assicurazioni Generali (il main sponsor di Barcolana ha scelto di supportare oltre all’evento anche la barca sfidante, per dare ancora maggiore visibilità a Barcolana con la presenza di un contendente alla vittoria internazionale) e vede a bordo un mix tra velisti locali (al timone lo sloveno Mitja Kosmina, alla tattica il veneto Enrico Zennaro, assieme ad Antonio Masoli e Marco Furlan, Andrea Casale, Andrea Visintini) australiani, neozelandesi, tedeschi e inglesi, capitanati dallo skipper Ludde Ingvall.
Il duello si svolgerà tra oltre due mila scafi di tutti i tipi, e sarà decisiva la partenza e la prima uscita dalla nuvola di barche che sulla stessa linea, alle 10.30, con probabile vento di Bora calante, isseranno i gennaker e gli spinnaker lanciati verso la prima boa. Pensate: per fare spazio al record di barche iscritte, gli organizzatori hanno dovuto ampliare la linea di partenza di 500 metri, facendola arrivare a due miglia di lunghezza. Lo spostamento della boa di Miramare (l’estremo Ovest della linea) permetterà ai partecipanti di avere maggiore spazio nel pre-partenza, dove numerosi outsider proveranno a insidiare il defender e il challenger.
Ed ecco che sono pronte all’ultimo ingaggio anche Viriella, la barca più grande mai arrivata in Barcolana, con i suoi 118 piedi, timonata da Mauro Pelaschier; c’è Anemos con Vasco Vascotto, arrivato oggi di gran fretta dagli States, c’è poi Pendragon A2A che sarà timonato da Lorenzo Bodini, l’ex Maxi Jena ribattezzato Way of live con a bordo un team sloveno. Tutti si misureranno sulla stessa linea di partenza e lungo lo stesso percorso di 13 miglia con arrivo davanti alla piazza dell’Unità d’Italia, che tributerà un lungo applauso al vincitore della Barcolana del mezzo secolo.
Fonte: Agi
Sotto: dall’elicottero. Foto musement.com