(ANSA) – FIRENZE, 27 OTT – A 24 anni dalla morte svanisce
l’ultima speranza di trovare un colpevole per l’omicidio di
Guido Gratton, l’ex calciatore della Fiorentina e della
Nazionale deceduto il 26 novembre 1996 dopo un’aggressione di
cui rimase vittima nella sua casa di Bagno a Ripoli (Firenze).
Secondo quanto appreso, la procura di Firenze aveva chiesto di
riesaminare gli oggetti usati come armi del delitto – una
racchetta da tennis, una sedia e un bastone – per cercare
nuovamente, dopo i tentativi dell’epoca non andati a buon fine,
di estrapolare tracce di Dna grazie alle attuali tecnologie oggi
disponibili. Da qui la scoperta che tutti i reperti relativi al
caso erano stati distrutti già nel 2008 su disposizione del gip
di Firenze. Secondo quanto emerso i reperti furono distrutti per
motivi di spazio come avviene periodicamente a seguito di una
richiesta dell’ufficio corpi di reato che venne approvata dal
gip. Nessuna possibilità dunque di aprire nuove indagini come il
pm Luca Turco aveva chiesto di fare potendo riesaminare gli
oggetti. La speranza era che le attuali tecniche di polizia
scientifica consentissero di estrapolare il Dna. (ANSA).
Fonte Ansa.it