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Omicidio Tassitani, tre lettere riaprono il caso

(ANSA) – VENEZIA, 19 FEB – Michele Fusaro, il falegname di
Bassano condannato per l’omicidio di Jole Tassitani, la figlia
del notaio Luigi che venne sequestrata e uccisa nel dicembre del
2007 a Castelfranco sarebbe solo l’esecutore materiale del
delitto. E’ quanto sostengono tre lettere, come riporta il
Corriere del Veneto, che sono state recapitate nel febbraio
dello scorso anno, quindi a oltre 10 anni dal delitto, al padre
della vittima, alla sorella maggiore e al legale della famiglia,
l’avvocato Roberto Quintavalle.
    Proprio il legale aveva sempre sostenuto che “il punto più
oscuro della vicenda è proprio la mancata scoperta dei
complici”. Difficile immaginare che il cadavere della
professionista possa essere stato fatto a pezzi e infilato in
sacchi di plastica da una sola persona. Fusaro è stato
condannato a 30 anni di cui 13 già scontati. Tutte e tre le
lettere contengono il nome di un uomo indicato come “Complice e
mandante” e definito con parole sprezzanti “zingaro, slavo di
etnia sinti). Il nome è quello di una persona ben conosciuta in
città. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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